Piazzale Flaminio, il suk della vergogna

Piazzale Flaminio, il suk della vergogna
di Davide Desario
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Martedì 9 Maggio 2017, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 13:45
Roma, piazzale Flaminio,
una cinquantina 
di bancarelle e nessun vigile.....!!
@Dany88493875



Se c’è un posto che racchiude tutto il degrado, il lassismo, l’inciviltà di Roma, quello è piazzale Flaminio. Lì, dove si accede allo spettacolo di piazza del Popolo e da dove partiva l’antica via Flaminia fino a Ponte Milvio, c’è il bignami della Roma che non funziona. 
Ogni giorno c’è un suk a cielo aperto: banchi di scarpe, mutande e cianfrusaglie varie posizionate all’uscita della stazione in barba alle più banali norme di sicurezza. Dopo l’11 settembre il prefetto Achille Serra vietò le bancarelle nei pressi delle uscite di metro e ferrovie, ora che in giro per il mondo si susseguono attentati invece nessuno fa niente. Oltre alle bancarelle ci sono anche distese di lenzuoli dove gli stranieri stendono borse, ombrelli, occhiali rigorosamente falsi. Qualcuno usa anche i parapedonali per esporre meglio le cinture. C’è poi la sosta selvaggia dei suv sui marciapiedi, come testimoniato dalle foto su Twitter del profilo Riprendiamoci Roma. Ci sono i clochard abbandonati a loro stessi: come le due sorelle che si sono ormai impossessate della pensili dell’autobus con le loro buste piene di rifiuti e dolore. Ci sono suonatori ambulanti con tanto di amplificatori che si esibiscono a tutte le ore e i residenti sono ostaggio delle loro note stonate sparate a tutto volume. Gli unici a mancare sono i controlli: vigili e forze dell’ordine non ci sono quasi mai. Ogni tanto qualche blitz a favore di fotografi e telecamere. E poi subito dopo torna il degrado quotidiano. Di tutto questo dovrebbero provare un po’ di vergogna il sindaco, il prefetto, il questore e prima di loro i romani tutti.

davide.desario@ilmessaggero.it
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