Auto importate dalla Germania evadendo l'Iva: reati contro il fisco, arrestate sei persone

L'autosalone coinvolto a Viterbo
di Federica Lupino
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Mercoledì 3 Maggio 2017, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 08:51

Reati contro il fisco e la fede pubblica, con queste accuse sono finiti ai domiciliari in sei. Le indagini si sono concentrate sull’esistenza di una struttura - secondo la Procura viterbese - che fa capo all’imprenditore Elio Marchetti (amministratore di fatto delle società che gestiscono la concessionaria autio di via Mainella), impegnata nell’importazione dalla Germania di autovetture in evasione dell’Iva. Progetto criminoso «realizzato attraverso plurimi meccanismi illeciti, quali l’emissione di fatture soggettivamente inesistenti», dice il procuratore capo Paolo Auriemma.  

L'indagine ha toccato imprenditori e società - una con sede fittizia in provincia di Latina - accusate di aver falsificato documenti di circolazione dei veicoli o l’intestazione all’estero di targhe provvisorie. Coinvolta anche una ditta di Foggia per falsificazione delle fatture emesse per far risultare importatore la stessa società di autotrasporti.
 
 Gli ordini di custodia cautelare sono stati eseguiti questa mattina all’alba. L’operazione è stata eseguita dalla Polizia stradale di Viterbo, guidata dal vice questore Gian Luca Porroni, e della compagnia della Guardia di finanza, coordinata dal comandante provinciale colonnello Giosuè Colella che hanno svolto le indagini anche con la cooperazione e la collaborazione del personale dell’ Agenzia delle Entrate per gli aspetti patrimoniali e tributari.

L’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari Savina Poli ha colpito sei persone con l’accusa di associazione a delinquere a carattere transnazionale finalizzata alla commissione di reati contro la fede pubblica ed il fisco.

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