Furti nella metro, l’impunità è garantita

Furti nella metro, l’impunità è garantita
di Davide Desario
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Martedì 25 Aprile 2017, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 23:51
Metro #Roma: la terra di nessuno. Furti, botte, minacce, molestie e ragazzine ladre sempre impunite. UNO SCHIFO, invertire rotta
@rotanicolas


Sono l’unica cosa puntuale della metropolitana di Roma. Sono le babyrom borseggiatrici. Piaga della Capitale da anni e anni e che nessuno, ma proprio nessuno, è stato capace di debellare. Sono lì, tutti i giorni, sulle linee A e B. Conoscono la metro, orari, inefficienze e criticità, meglio di qualsiasi amministratore delegato dell’Atac. Lavorano in formazioni da tre. Evitano gli orari di punta dei pendolari, gente che come loro la metro la conosce bene. Prediligono, invece, la tarda mattinata e il primo pomeriggio e le stazioni super turistiche come Spagna, Barberini, Termini ma anche Colosseo, San Giovanni e San Pietro.

Le loro vittime preferite sono gli stranieri (giapponesi e americani in testa) ma anche le signore anziane e i ragazzini ingenui (iphone nello zaino e soldi nel portafogli). E guai a intromettersi: una ragazza qualche tempo fa per aver provato ad avvertire dei turisti è stata pestata. Ormai fanno parte di Roma come Fontana di Trevi e piazza Navona. La maggior parte delle guide turistiche le ha inserite tra i problemi di Roma.

Eppure ogni giorno colpiscono rovinando la vacanza a decine di stranieri e l’immagine della Capitale d’Italia. Ogni tanto qualcuna viene presa con le mani nel sacco. Ma carabinieri e poliziotti possono fare ben poco. Eppure una soluzione ci deve essere per contrastarle visto che nelle altre grandi capitali il fenomeno non esiste. Atac e Questura chiedano ai colleghi stranieri come fare.

davide.desario@ilmessaggero.it
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