E questa è la buona notizia. La notizia così così è che il malloppo di regole, che riguarda in particolare il I Municipio, dovrà passare per la Giunta Raggi, intenzionata a parole a fare sul serio, per non perdere del tutto la faccia: il tempo stringe e la questione scotta perché le buone intenzioni, spesso, non bastano. La brutta notizia è che le sanzioni, quando non si configureranno addirittura come atti penalmente rilevanti, andranno contestate, comminate e il pagamento preteso senza scappatoie perché si abbia anche un minimo di deterrenza.
È la fase esecutiva, quella dell'incasso, che lascia perplessi e dubbiosi sulla possibilità che avvenga veramente. Contestare comportamenti incivili sembra un'ovvietà: nella pratica servirà che i vigili siano disposti ad imporsi un rigore e un vigore nell'agire mai visti fin qui. Applicare le maniere forti della severità nella legalità implica una determinazione che il buonismo e il lascia correre di questi anni hanno cancellato. Scetticamente, aspettiamo fiduciosi che la Capitale riacquisti il volto che merita.
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