Cementir, Caltagirone Jr: in Italia concorrenza falsata dagli aiuti bancari

Francesco Caltagirone jr
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Mercoledì 19 Aprile 2017, 14:57 - Ultimo aggiornamento: 15:37
In Italia anche nel settore del cemento «abbiamo degli zombie tenuti in vita dalle banche». È il giudizio espresso dall'amministratore delegato di Cementir Francesco Caltagirone jr il cui auspicio è per «un'ondata di razionalizzazioni». «Le banche fanno di tutto per tenere in vita gli zombie per non far emergere le perdite in bilancio» ha detto Caltagirone.

«Quanto potranno durare gli operatori che sul mercato perdono decine di milioni»? Si è chiesto ricordando che da noi ci sono attualmente 15 operatori che si spartiscono un mercato da 19 milioni di euro, mentre ad esempio in Francia ci sono 5 operatori per un mercato da 16 milioni. «In Italia - ha aggiunto- ci sono aziende che restano in piedi per volontà delle banche. Da 10 anni il settore è alterato da una volontà esterna e non da una competitività interna». La competizione si svolge «in maniera artificiale con un sistema che non ha permesso una concorrenza trasparente», ha concluso.

Nuove acquisizioni «non sono oggi all'ordine del giorno» del gruppo Cementir, «ma mai dire mai», ha aggiunto a margine dell'assemblea degli azionisti sottolineando comunque che nel caso si tratterebbe di acquisizioni «sicuramente all'estero». «Abbiamo iniziato a digerire le acquisizioni dello scorso anno - ha spiegato ricordando che Cementir ha acquistato l'italiana Sacci e la belga Ccb - stiamo estraendo le sinergie e a fine 2017 dovremmo avere un rapporto debito/ebtda del 2,2-2,1%».
Caltagirone ha quindi precisato che «comunque ci guardiamo intorno» ricordando che il gruppo non intende comunque troppo leverage e dunque nel caso sarebbe orientato ad acquisizioni di aziende piccole
».

Caltagirone, è «lievemente ottimista» sulle prospettive del mercato del cemento e, anche se per l'Italia in particolare non prevede «miracoli», ritiene tuttavia che l'azienda abbia un «profilo adeguato» per cogliere eventuali miglioramenti e opportunità o adeguarsi se la situazione dovesse peggiorare. Ma «l'unico modo per produrre utili in Italia è che si razionalizzi la produzione. Noi la nostra parte l'abbiamo fatta. Ci sono altri che potrebbero fare la loro». Parlando agli azionisti nel corso dell'assemblea, Caltagirone ha osservato che l'andamento del gruppo «sicuramente migliorerà per le acquisizioni fatte». I primi tre mesi dell'anno si sono comunque dimostrati migliori del previsto, soprattutto grazie al clima favorevole che si è avuto nel nord Europa, a differenza di quello pessimo al Sud.
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