Spread, vola a nuovo massimo da gennaio 2014. Piazza Affari debole

Operatori di Borsa al lavoro
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Mercoledì 12 Aprile 2017, 15:30 - Ultimo aggiornamento: 18:07
Il mercato fa una scorpacciata di aste di titoli di Stato e lo spread tra Btp e Bund vola oltre i 210 punti base, raggiungendo i 210,9 punti, un livello che aggiorna i massimi da metà febbraio del 2014 (già testati all’inizio dello scorso febbraio quando il differenziale aveva oltrepassato la soglia dei 200 punti base). Questo mentre Dunque, il rendimento del decennale del Tesoro è salito al 2,31%. Proprio così, in un mercato già avverso al “rischio” per le tensioni geopolitiche un’ondata di nuovi titoli offerti nello stesso giorno in Italia (con importo particolarmente elevato), in Germania, Portogallo, Irlanda e Grecia, non poteva lasciare il segno sul mercato secondario dei titoli di Stato. Soprattutto in una seduta di liquidità in calo in vista delle feste pasquali. Del resto, a misurare l’avversione per il rischio più in generale sui mercati internazionali è anche la corsa dello yen. In questo contesto, in cui si fanno sentire eccome anche l’incertezza sull’esito del voto francese e la possibilità di un intervento Usa in Siria e Corea del Nord, gli investitori si spostano su beni rifugio come lo yen, i governativi Usa e l’oro.

LE ASTE DEL TESORO
Quanto all’asta di titoli italiani, il Tesoro ha piazzato l’importo massimo di 10 miliardi di euro, rispetto a un’offerta complessiva tra 8 e 10 miliardi in Btp a 3, 7e 20 anni, insieme a un off-the-run marzo 2030. In particolare, il nuovo tre anni 15 giugno 2020 cedola 0,35% è stato assegnato per 4,5 miliardi al tasso dello 0,47% da confrontare con lo 0,37% di metà marzo sul precedente benchmark 15 ottobre 2019 coupon 0,05%, con un rapporto di copertura pari a 1,22 da 1,39 dell’ultima asta. Il rendimento è risultato al massimo da luglio 2015. Offerta inoltre per 2-2,5 miliardi, la terza tranche del Btp a sette anni 15 maggio 2024 1,85% è stata collocata per 2,5 miliardi al rendimento lordo dell’1,69% dall’1,90% di metà marzo, bid-to-cover a 1,38 da 1,26. Mentre il vent’anni settembre 2036 2,25%, la cui ottava riapertura per 1,5-2 miliardi era a disposizione degli investitori, è stata collocata per 2 miliardi al rendimento del 2,84% dal 2,53% dell’asta precedente, risalente a metà gennaio, con un rapporto domanda/offerta pari a 1,45 da 1,46. Si tratta del massimo da aprile 2016 quando il Tesoro ha iniziato a emettere su questa scadenza. Infine il Buono 1 marzo 2030 3,50%, proposto per 500 milioni/un miliardo, è stato assegnato per 1 miliardo al tasso del 2,53% con un bid-to-cover a 1,39.

Dopo una mattinata in rialzo, mercati azionari in frenata, con Piazza Affari passata in negativo condizionata dalle banche. Milano chiude in arretramento dello 0,52%, terzo calo consecutivo, in una seduta caratterizzata dall'accentuarsi della avversione al rischio con i temi di carattere internazionale che si aggiungono al conto alla rovescia per il voto francese sul cui esito aumentano le incertezze. Pesanti Banco Bpm (-3,1%), Mediobanca (-2,6%) e Unicredit (-2,2%). Acquisti sulle utility a cominciare da Italgas (+1,4%) mentre si è distinta Luxottica (+1,3%) soprattutto dopo che l'Autorità dei mercati francesi ha dato il proprio via libera a Delfin, socio di maggioranza del gruppo dell'occhialeria, a proseguire nell'aggregazione con Essilor senza passare da un'offerta pubblica sul mercato. Bene Cnh Industrial (+1%) grazie alle buone prospettive sul mercato Usa delle macchine per l'agricoltura. Realizzi su Tenaris (-2,5%) dopo una vivace mattinata guidata dai dazi Usa sull'import di tubi coreani. 
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