LE ASTE DEL TESORO
Quanto all’asta di titoli italiani, il Tesoro ha piazzato l’importo massimo di 10 miliardi di euro, rispetto a un’offerta complessiva tra 8 e 10 miliardi in Btp a 3, 7e 20 anni, insieme a un off-the-run marzo 2030. In particolare, il nuovo tre anni 15 giugno 2020 cedola 0,35% è stato assegnato per 4,5 miliardi al tasso dello 0,47% da confrontare con lo 0,37% di metà marzo sul precedente benchmark 15 ottobre 2019 coupon 0,05%, con un rapporto di copertura pari a 1,22 da 1,39 dell’ultima asta. Il rendimento è risultato al massimo da luglio 2015. Offerta inoltre per 2-2,5 miliardi, la terza tranche del Btp a sette anni 15 maggio 2024 1,85% è stata collocata per 2,5 miliardi al rendimento lordo dell’1,69% dall’1,90% di metà marzo, bid-to-cover a 1,38 da 1,26. Mentre il vent’anni settembre 2036 2,25%, la cui ottava riapertura per 1,5-2 miliardi era a disposizione degli investitori, è stata collocata per 2 miliardi al rendimento del 2,84% dal 2,53% dell’asta precedente, risalente a metà gennaio, con un rapporto domanda/offerta pari a 1,45 da 1,46. Si tratta del massimo da aprile 2016 quando il Tesoro ha iniziato a emettere su questa scadenza. Infine il Buono 1 marzo 2030 3,50%, proposto per 500 milioni/un miliardo, è stato assegnato per 1 miliardo al tasso del 2,53% con un bid-to-cover a 1,39.
Dopo una mattinata in rialzo, mercati azionari in frenata, con Piazza Affari passata in negativo condizionata dalle banche. Milano chiude in arretramento dello 0,52%, terzo calo consecutivo, in una seduta caratterizzata dall'accentuarsi della avversione al rischio con i temi di carattere internazionale che si aggiungono al conto alla rovescia per il voto francese sul cui esito aumentano le incertezze. Pesanti Banco Bpm (-3,1%), Mediobanca (-2,6%) e Unicredit (-2,2%). Acquisti sulle utility a cominciare da Italgas (+1,4%) mentre si è distinta Luxottica (+1,3%) soprattutto dopo che l'Autorità dei mercati francesi ha dato il proprio via libera a Delfin, socio di maggioranza del gruppo dell'occhialeria, a proseguire nell'aggregazione con Essilor senza passare da un'offerta pubblica sul mercato. Bene Cnh Industrial (+1%) grazie alle buone prospettive sul mercato Usa delle macchine per l'agricoltura. Realizzi su Tenaris (-2,5%) dopo una vivace mattinata guidata dai dazi Usa sull'import di tubi coreani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA