Boldrini e il volo di Stato, Letta la difende: «Vittima di pregiudizi sessisti»

Laura Boldrini
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Martedì 17 Dicembre 2013, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 08:39

La partecipazione di Laura Boldrini alla cerimonia in memoria di Nelson Mandela stata pienamente legittima e nei suoi confronti resta il pregiudizio sessista, indizio di un doppiopesismo palese, qualunque sia la matrice politico-culturale. Lo afferma in una lettera inviata al Giornale il presidente del Consiglio, Enrico Letta, commentando un articolo di ieri di Vittorio Feltri, osservando che non si fa «nessuna polemica, mai, sulle mogli accompagnatrici di uomini delle istituzioni. Levata di scudi, invece, se l'accompagnatore è uomo, a maggior ragione se non ufficialmente coniugato».

La lettera di Letta in difesa della Boldrini. «Non c'è bisogno - dice il premier - delle 'quote azzurre'. Basterebbe un minimo di buon senso, purtroppo merce rara di questi tempi». La presenza di Boldrini era legittima, sottolinea Letta, perché è «la terza carica della Repubblica» e «come lei, alla cerimonia erano presenti altri presidenti di Parlamenti di Stati sovrani». «Come è ampiamente noto» Boldrini e il suo compagno, Vittorio Longhi «hanno volato con l'aereo della Presidenza del Consiglio per partecipare a Johannesburg alla cerimonia» e «come forse è meno noto - precisa il premier - il viaggio non ha comportato alcun alloggio in albergo, visto che entrambi i pernottamenti sono avvenuti in volo, né spese aggiuntive a carico del bilancio pubblico».

La replica di Feltri. Feltri risponde precisando a sua volta che «mai» sarebbe intervenuto sul caso se non ci fosse stato il precedente di Clemente Mastella che «fu attaccato con furore da ogni parte e accusato di familismo per aver concesso un 'passaggio' non oneroso per la pubblica amministrazione, al proprio erede». «Continuo a non capire, signor presidente - dice Feltri - perché sia considerato lecito il viaggio di Laura Boldrini (con fidanzato) e invece giudicato illecito quello di Clemente Mastella (con figlio). Mi sarei aspettato una spiegazione di buon senso e mi rammarica che lei non me l'abbia fornita».

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