Umberto Tozzi, a quarant'anni dal successo riparte con il "Ti Amo Tour"

Cover disco
di Rita Vecchio
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Martedì 28 Marzo 2017, 21:11 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 14:19

“Quarant’anni che Ti Amo” e Umberto Tozzi festeggia il compleanno di una canzone che segnato la storia musicale. E lo fa regalando un duetto straordinario con Anastacia in un progetto discografico con pezzi live, due inediti e la nuova versione di “Ti Amo”. Prodotto dal figlio Gianluca, uscirà il prossimo 31 marzo e sarà disponibile anche nella “Superfan Limited Edition”. Anastacia? «Ha detto subito sì», dice Tozzi raccontando di come è nato il sodalizio con la cantautrice statunitense di “I can fell you”. «Ma la sorpresa più bella è stata quando è arrivata la parte registrata con la sua voce. Come fosse una lezione di canto. E non nascondo che mi sia scappata una lacrimuccia». Un pezzo fondamentale della sua carriera artistica ma anche di generazioni. E, se il suo sogno sarebbe duettare con Paul McCartney, se gli si chiede se avesse un’alternativa qualora Anastacia non avesse accettato l’invito, risponde: «In realtà la scelta è stata voluta e diretta da me e dalla mia famiglia. Non so se un’altra persona avrebbe potuto cantarla così bene». 
 


Era il 1977 quando il brano sfonda le classifiche imponendosi prepotentemente sugli ascolti e sulle vendite non solo del Bel paese. In Francia, «grazie a un dj che in Costa Azzurra fece girare il pezzo, che piacque ai francesi e arrivò fino a Parigi», vende 1.147.000 copie. Una canzone che oltre ad avere vinto il Festivalbar, ebbe il plauso di essere rimasta al primo posto della classifica dei singoli più venduti in Italia dal 23 luglio al 22 ottobre 1977 (8.000.000 in tutto il mondo). 

«Erano altri tempi», ci dice parlando del cantautorato dei suoi anni, lui che ha venduto più di ottantamila copie nella sua carriera. «Oggi è tutto diverso. Si è perso quel qualcosa che rendeva magica la produzione musicale. Dico ai giovani: tornate a suonare nelle cantine». Ricorda i discorsi con Pino Daniele, suo vicino di casa, con cui condivideva la passione per la musica e una cara amicizia. Lui che, sebbene consapevole del successo suo e delle sue canzoni, non si è mai adagiato e resta attonito quando gli si fa presente di quanto alcuni dei suoi brani siano senza tempo e soprattutto “non solo italiani”. «Ogni volta che una mia canzone piaceva, io pensavo già alla successiva. Non mi sono mai fermato». Ciò dopo “Ti Amo”. Dopo “Gloria”. Dopo “Si può dare di più”, canzone che vinse a Sanremo 1987 insieme con Morandi e Ruggeri («con cui oggi festeggio trent’anni da quel giorno e con i quali tornerei a suonare volentieri»). Dopo “Io camminerò”. E tutte le altre. Nel disco “Quarant’anni che Ti Amo”, anche due inediti. “Tu per sempre tu”  e “Le parole sono niente” scritto da Eros Ramazzotti, Claudio Guidetti, Kaballà e Francesco Bianconi. «Ho sempre amato le collaborazioni». Masini, Mogol, Giancarlo Bigazzi, Greg Mathieson, Raf. Per citarne solo alcuni.

La festa di compleanno di “Ti Amo” non termina con il disco. Dal 14 aprile lo ascolteremo live con il tour “40 anni che ‘TI AMO” (e alcune date già sold out) che lo porterà nei teatri d’Italia e del mondo. A Roma il 12 maggio all’Auditorium Conciliazione, con una scaletta che ondeggerà tra i brani più significativi e «non mancherà qualche sorpresa». Da“Gloria”, “Si può dare di più”,“Gli Altri siamo noi”, “Gente di Mare”, “Dimmi di No”, “Stella Stai”, “Donna amante mia” arrangiati e interpretati in una veste più moderna, insieme ai brani dell’ultimo album di inediti “Ma che spettacolo!”.  
 


 

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