I NUMERI
Un settore in crisi nera, come ha raccontato Il Messaggero nelle ultime settimane, con le postazioni ormai appannaggio di pochi superstiti. Qualche esempio? Nello storico mercato di via Baccina, nel rione Monti, i banchi occupati sono il 22% del totale; a Palocco, in via Galli, il 15%; a Quarto Miglio, in via Menofilo, l'11%; a Primavalle, in via Ignazio Papa, il 20%; al mercato Metronio le postazioni sopravvissute alla crisi sono il 33% del totale. Per questo ora la giunta M5S corre ai ripari. I fondi stanziati, per ora, sono circa 4 milioni di euro, da suddividere per 70 mercati (32 coperti, 38 all'aperto). Tra le idee in campo, ha detto la sindaca, «l'apertura di sportelli informativi e anagrafici, box dove fare anche somministrazione di cibi e bevande, spazi per bambini. Ci sono molti modi per rilanciare mercati e noi siamo qui per farlo». «Le nostre linee guida - ha continuato Raggi - partono da un'analisi dettagliata di tutte 70 strutture presenti a Roma» con «soluzioni» area per area. L'obiettivo è «soddisfare gli interessi dei cittadini, degli utenti e degli operatori».
Accanto alla prima cittadina, al mercato Metronio, c'erano l'assessore allo Sviluppo Economico Adriano Meloni e il presidente della commissione Commercio Andrea Coia. Meloni ha parlato dei mercati come «piazze dove le famiglie possono socializzare, fare una spesa di qualità, partecipare a corsi di informatica, fare un aperitivo o sbrigare pratiche burocratiche. Tutti i mercati sono interessati a questo progetto che darà loro nuova linfa». Per alcuni che «sono senza futuro» si prevederà l'accorpamento. Il piano di rilancio nella prima fase si concentrerà su 15 strutture.
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