La straziante lettera d'amore di Amy, malata terminale: «Chi vuole sposare mio marito?»

La straziante lettera d'amore di Amy, malata terminale: «Chi vuole sposare mio marito?»
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Sabato 4 Marzo 2017, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 00:17
Una lettera publicata sul New York Times che è soprattutto una straordinaria dichiarazione d'amore. Il titolo parla di un’offerta speciale: «Volete sposare mio marito?». Amy Krouse Rosenthal, 52 anni, di Chicago, non scherza. Non è mai stata così seria. «È da un po’ che volevo farlo, ma la morfina e la mancanza di gustosi cheeseburger interferiscono con le mie energie e con quel che resta della mia prosa». Amy sta morendo di tumore. E la sua prosa, è una scrittrice di libri per bambini, è ancora stupenda.

«Sono stata sposata con l'uomo più straordinario per 26 anni. Pensavo di viverne almeno altri 26 insieme. Invece, volete sentire un scherzo di cattivo gusto? - scrive nella lettera pubblicata sul quotidiano americano - Un marito e una moglie, a piedi, al pronto soccorso in una tarda serata del 5 settembre 2015. Poche ore e qualche test dopo, il medico chiarisce che il dolore insolito che la moglie si sente sul suo lato destro non è appendicite come sospettavano ma un cancro ovarico piuttosto esteso». La diagnosi nel giorno in cui la figlia parte per il college lasciando i genitori «soli», di nuovo fidanzati.

Nella lettera dice di non essere mai stata su Tinder o su e-Harmony, i siti di incontri online, ma che questa è l’occasione «per creare un profilo di Jason, basato sui 9.490 giorni vissuti insieme».
Amy racconta di un uomo in carne e ossa («ottanta chili per un metro e 78»), bello, elegante («i ragazzi, Justin e Miles, gli rubano i vestiti»), ottimo cuoco, maestro di piccole cose («alla prima ecografia arrivò con i fiori»). Le passioni comuni («la cosa che amiamo fare di più, ascoltare musica dal vivo»). La scintilla, 26 anni fa: un blind-date, un incontro combinato da un amico del padre di lei. Ora è Amy che vuole «combinare alla cieca» il futuro del marito senza di lei.


Ora che muoiono anche i progetti rimasti sulla carta, come «quel viaggio in Sudafrica che non si farà». «Lui è un uomo facile da innamorarsi - scrive - Io ci sono riuscita in un giorno».

«Vorrei più tempo con Jason. Vorrei più tempo con i miei figli. Vorrei più tempo sorseggiando Martini al Green Mill Jazz Club il giovedì sera. Ma questo non accadrà - conclude il suo inno alla vita -  Probabilmente ho solo pochi giorni per essere una persona su questo pianeta. Allora, perché sto facendo questo? Perché spero che la persona giusta legga questa lettera, trovi Jason, e inizi un'altra storia d'amore. Lascio questo spazio vuoto intenzionale di seguito come un modo di dare a voi due il nuovo inizio che vi meritate».



 
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