I due tifosi sono stati prosciolti perché, secondo i magistrati, il fatto non sussiste. La presidente della Comunità ebraica, Ruth Dureghello ha spiegato nella lettera che si tratta “di un precedente allarmante per la giustizia di questo Paese che, in sostanza, legittima l’utilizzo dell’aggettivo ebreo in forma dispregiativa e razzista e comunque come strumento di derisione durante gli eventi sportivi”.
Dureghello ha anche illustrato nel dettaglio i rischi che deriverebbero da una “acritica e passiva accettazione di questa linea di pensiero”, con il risultato che le manifestazioni sportive diventerebbero delle zone franche dove poter esprimere in libertà anche commenti razzisti e antisemiti. “Solo pochi giorni fa, durante il Giorno della Memoria, abbiamo ricordato come un crescente clima di antisemitismo nella società italiana, maturato anche nelle aule di giustizia, fu il preludio al dramma della Shoah”.
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