Incidente a Guidonia, le vite spezzate di Jessica, Ambra, Riccardo e Federico

Incidente a Guidonia, le vite spezzate di Jessica, Ambra, Riccardo e Federico
di Costanza Ignazzi
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Domenica 5 Febbraio 2017, 13:47 - Ultimo aggiornamento: 16:00
Il dolore degli amici e dei compagni di scuola intasa i social: Federico, Riccardo, Ambra e Jessica non ci sono più e chi li conosceva non può credere che siano morti così, un sabato sera qualunque, sulla strada verso Roma. Quattro diciottenni come tanti, con le loro passioni e la voglia di spaccare il mondo. Jessica aveva compiuto 18 anni da qualche mese: sui social le foto della festa, l'abito di pizzo nero, la torta e le risate con gli amici. Ammirava le star, Jessica Giani, e un po' sembrava una di loro con i suoi lunghi capelli biondi e il fisico da modella. Sul suo profilo Kylie Jenner, Rihanna ma anche Frida Kahlo e le citazioni di Vasco Rossi: «Sei un'inguaribile romantica, un po' isterica pero' simpatica, certo unica». 
 
 


Su Facebook gli abbracci con Ambra Shaliani nel giorno del compleanno: le due ragazze, entrambe di origini albanesi, si conoscevano da tempo e condividevano selfie e serate. «Soulmate», anima gemella, scriveva Jessica all'amica su Instagram. Era vivace e affettuosa, Ambra, che agli amici dedicava foto e status pieni d'affetto: «sei la persona più speciale di questa terra e chiunque ti ferisse gli staccherei la testa perché non meriti il male ma meriti solo e tutto il bene». Coloratissimi selfie, sorrisi e poesie: «una poesia che nessuno mi dedicherà mai, una di quelle poesie che a leggerle pensi che sarebbe stupendo se qualcuno ti vedesse in quel modo e ti amasse così tanto», scrive mentre guarda l'orizzonte, sognante sotto al suo cappello nero.

Con loro per quell'ultima maledetta serata c'erano anche Federico Baldi e Riccardo Murdaca: entrambi 18enni, avevano accompagnato le amiche dopo la serata. Chissà di cosa parlavano prima dello schianto: forse della Lazio, la passione di Federico che su Facebook condivideva perlopiù foto della curva Nord piena di tifosi, o forse del motocross con cui era fissato Riccardo, che era riuscito da poco a comprarsi una moto da corsa e ci lavorava freneticamente dentro al box. Quella corsa che sognava di fare ora rimarrà solo un sogno. 
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