Roma, manifesti contro Papa Francesco: spunta l'ombra dei conservatori

Roma, manifesti contro Papa Francesco: spunta l'ombra dei conservatori
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Sabato 4 Febbraio 2017, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 16:35

I manifesti contro il Papa hanno invaso Roma. Manifesti di contestazione a papa Francesco e al suo operato sono comparsi stamane sui muri di Roma. La foto a tutto campo riporta l'immagine del Pontefice con un'espressione particolarmente rabbuiata e accigliata. In basso, su fondo violaceo, la scritta con venature romanesche: «A Francè, hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l'Ordine di Malta e i Francescani dell'Immacolata, ignorato Cardinali... ma n'do sta la tua misericordia?».

Il poster è anonimo, non riporta sigle né simboli, ma è facilmente riconducibile agli ambienti conservatori che sempre più manifestano la loro opposizione al magistero, ai provvedimenti e alla linea pontificale di papa Bergoglio.

Al vaglio le registrazioni delle telecamere che inquadrano le strade della Capitale dove sono comparsi i manifesti. Sulla vicenda sono in corso indagini della Digos di Roma. Secondo quanto si è appreso, si starebbe indagando negli ambienti conservatori contrari alle scelte di Bergoglio per risalire agli autori delle decine di manifesti affissi in varie zone della città: dal centro storico, al quartiere Prati, nei pressi del Vaticano e Trastevere.


Intanto, riporta una nota della Polizia di Roma Capitale: «Dalla mattinata di venerdì agenti della Polizia Locale gruppo PICS (Pronto Intervento Centro Storico) hanno rimosso diversi manifesti abusivi affissi nella zona centro storico, sia occupando le plance comunali che i muri. Il tema degli stessi riguarda alcune frasi rivolte al Santo Padre». «Gli autori delle affissioni sono al momento sconosciuti, e non risultano pervenute denunce da testimoni. Con ausilio di personale Ama sono stati rimossi circa 200 manifesti. Oggi, domenica, le ricognizioni degli agenti continueranno fino a completa rimozione».

 

Altri manifesti erano comparsi a inizio gennaio contro il ministro Fedeli. «Per fare il professore ci vogliono: laurea, abilitazione e concorso. Per fare il ministro dell'Istruzione: terza media, amicizie e molte bugie». Recitavano così i maxi poster appesi oggi sui muri di Roma sui quali campeggia una foto in primo piano del ministro dell'Istruzione.


Una campagna che è rimasta anonima - non c'è alcuna firma degli autori dell'iniziativa - e che arriva dopo la valanga di polemiche scatenate dal curriculum della ministra in cui c'era scritto che "laureata in Scienze Sociali" mentre in realtà l'ex vice presidente del Senato ha conseguito un diploma per assistenti sociali.


 

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