MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Auto, anno d'oro per il mercato italiano: Fca e VW crescono più della media

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Mercoledì 4 Gennaio 2017, 16:13
Un anno d’oro per il mercato italiano dell’auto. Una crescita del 15,8% rispetto al 2015 in cui l’incremento era già stato a doppia cifra. Siamo ancora lontani dai volumi di prima della crisi (nel 2007 le consegne avevano sfiorato i 2,5 milioni), ma diversi analisti sostengono che, magari in modo meno vigoroso, il trend positivo proseguirà e il 2017 si potrebbe tornare sopra i due milioni di immatricolazioni. Il 2016, in ogni caso, è andato meglio del previsto: sono state vendute nel nostro paese 1.824.968 vetture nuove, 250 mila in più rispetto alle 1.575.737 del 2015, come se fossero entrati in scena tre costruttori da top 5 della classifica delle vendite.

Anche a dicembre le cose sono andate bene (124.438 consegne) con un più 13,1% nonostante un giorno lavorativo in meno. Analizzando lo scenario per canali di vendita emerge che nel primo semestre sono stati soprattutto i privati (le famiglie) ad utilizzare le invitanti offerte commerciali proposte dai costruttori, mentre nella seconda parte dell’anno il traino è arrivato dalle vetture aziendali, noleggio e, soprattutto, società che hanno sfruttato le agevolazioni fiscali del superammortamento che nel 2017 avrà delle limitazioni. Nei 12 mesi il canale privati è cresciuto del 13% con una quota che si è attestata al 61,8%, la più basa mai registrata. Fra i costruttori, sia nell’ultimo mese che nel cumulato, Fca è andata meglio della media ed ha quindi incrementando la propria quota: da gennaio a dicembre tutti i brand del gruppo anglo-americano sono cresciuti più del mercato.

Bene anche Volkswagen che ha guadagnato quota (con ottime performance in particolare nell’ultimo trimestre) e Renault che ha registrato un +24,7%. Nonostante la necessità di migliorare la qualità dell’aria e ridurre le emissioni inquinanti le vetture diesel e benzina sono cresciute più della media, mentre hanno registrato un segno meno sia il Gpl (-15%) che il metano (ha perso oltre il 30%). Le ibride sono cresciute di quasi il 50%, ma la loro quota è ancora intorno al 2%. Addirittura in calo le elettriche.

«Anche quest’anno - ha dichiarato Massimo Nordio presidente dell’Unrae - il settore automotive ha portato un contributo determinante ai consumi interni e al recupero, seppur ancora lento, dell’economia nazionale. Nell’intero 2016, infatti, il fatturato generato dal settore è stato di 36,9 miliardi di euro, con un incasso di Iva per lo Stato di 6,6 miliardi di euro. Ma nel 2017 restano da affrontare la mancanza di un piano strutturato e coordinato per migliorare la qualità dell’aria, soprattutto nelle grandi città, e il lento procedere del rinnovamento del parco anziano, rendendo indifferibile la realizzazione di quella cabina di regia della mobilità di cui tutti avvertono il bisogno e rispetto alla quale l’Unrae ha proposto l’istituzione della figura del Mobility Champion».
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