Roma, il Tar del Lazio sospende l'ordinanza di Raggi che vietava i botti a capodanno

Roma, il Tar del Lazio sospende l'ordinanza di Raggi che vietava i botti a capodanno
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Mercoledì 28 Dicembre 2016, 18:10 - Ultimo aggiornamento: 19:14

Il Tar del Lazio ha sospeso con un decreto cautelare urgente l'ordinanza del sindaco di Roma, Virginia Raggi, che vietava i botti di Capodanno. Il Tar ha fissato inoltre una camera di consiglio per il 25 gennaio per discutere nel merito la questione. 

La sindaca Raggi aveva firmato un'ordinanza che prevedeva da domani - 29 dicembre - e fino alle ore 24 del 1° gennaio il «divieto assoluto» di «usare materiale esplodente, utilizzare fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici» e di «usare materiale esplodente anche 'declassificatò a meno di 200 metri dai centri abitati, dalle persone e dagli animali».

«L'inosservanza degli obblighi e dei divieti», prevedeva l'ordinanza, «comporterà l'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria a partire da 25 euro fino a 500 euro oltre al sequestro amministrativo». Nell'ordinanza si considera che «sussiste l'urgente necessità di adottare misure idonee a garantire l'incolumità pubblica, la sicurezza urbana, la protezione degli animali e assicurare le necessarie attività di prevenzione attraverso la limitazione dell'uso dei botti e dei fuochi di artificio sul territorio comunale».

«Ci auguriamo che la sospensione da parte del Tar del Lazio dell'ordinanza della sindaca di Roma Virginia Raggi sia un monito per i sindaci italiani che hanno emesso ordinanze copia e incolla, vietando qualsiasi prodotto, anche quelli con la certificazione Ue e che quindi avevano superato il test di impatto ambientale e quindi la normale soglia di tollerabilità umana e animale», sottolinea all'agenzia Adnkronos il presidente del sindacato nazionale operatori pirotecnici Pierdaniele Friscira. «Per ignoranza o buona fede - continua Friscira - hanno messo tutto dentro un calderone. Sappiamo che ci sono persone che abusano di prodotti che non hanno nulla a che fare con la pirotecnica legale ma fare ordinanze sbagliate aumenta il mercato clandestino e questo disorienta anche il cittadino».


 

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