Xbox One: la prova della nuova console Microsoft. Un salto nel futuro, strizzando l'occhio al passato.

Microsoft Xbox One
di Andrea Andrei
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Venerdì 15 Novembre 2013, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 08:43

Ci siamo. Ancora pochi giorni e la nuova generazione di console muover ufficialmente i primi passi. Il 22 novembre uscirà la Xbox One di Microsoft. Una settimana più tardi, il 29, sarà la volta del debutto della rivale, la Sony Play Station 4. Una guerra iniziata mesi fa, e che potrebbe rivoluzionare il mondo dei videogiochi così come lo conosciamo.

Oggi abbiamo messo le mani sul nuovo gioiello videoludico della casa di Redmond, la Xbox One. Da un primo approccio, il cambiamento più evidente riguarda il controller: leve analogiche più morbide e maneggevoli, tasti leggermente più vicini fra loro, “grilletti” posteriori più funzionali, due vibrazioni anteriori (collegate ai grilletti) e due posteriori. Finalmente Microsoft ha introdotto i tasti direzionali tradizionali, come quelli tanto amati dai videogiocatori di una volta. Peccato però che anche stavolta il gamepad sia alimentato a batterie stilo, e il “Play and charge kit”, per intenderci quello con cavo e batteria ricaricabile, è praticamente indispensabile, anche se non è incluso nella confezione originale. In compenso però la Xbox One viene venduta con il Kinect, molto migliorato rispetto al precedente. Il sensore è infatti in grado di riconoscere autonomamente fino a sei utenti, anche contemporaneamente, e permette di comandare la propria console a voce o a gesti.

La Xbox One ha tre sistemi operativi: uno dedicato al gaming, uno alla tv e alle altre funzioni, e un terzo che serve per passare velocemente dal primo al secondo. Si tratta di un escamotage che rischia di “appesantire” l'hardware della console, ma che è funzionale a raggiungere uno degli obiettivi cruciali della Xbox One: diventare “il” dispositivo, l'unico del salotto, quello attorno al quale tutti gli altri ruotano. Perciò la console è dotata di anche di un ingresso Hdmi In, tramite cui si può connettere anche il decoder e quindi comandare anche la propria tv. La Xbox One non dovrebbe avere i problemi di surriscaldamento che tanto hanno fatto dannare i possessori della Xbox 360: è stata montata una grande ventola che permetterebbe (o almeno così giurano a Microsoft) di tenere accesa la console anche per molte ore senza problemi.

Ma veniamo ai videogame. L'esclusiva Xbox One più attesa è probabilmente “Ryse: Son of Rome”, che ha per protagonista un centurione romano e dalla quale ci si aspetta un alto tasso di spettacolarità. La versione, non definitiva, che abbiamo provato, mostra effettivamente un livello di dettaglio sorprendente: gira a 1080p nativi con 60 di frame rate (la frequenza dei fotogrammi), un indice che chi si intende di videogame conosce bene, e che ne stabilisce la definizione e la fluidità. Un livello per ora mai raggiunto dalle console, ma che sarà offerto su Xbox One sia da “Ryse” che dall'altra esclusiva Microsoft, “Forza Motosport 5”. Ora resta solo da vedere se e come gli sviluppatori di videogiochi ne sfrutteranno appieno le potenzialità. Anche perché la console di Microsoft costa cento euro in più rispetto alla Play Station 4 (499 euro contro 399). L'azienda di Redmond giura che siano soldi spesi bene. L'ultima parola, il 22 novembre, ai veri esperti: i videogiocatori.

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