Governo Gentiloni: Boschi sottosegretario alla Presidenza, Alfano agli Esteri, Interni a Minniti

Il governo Gentiloni
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Lunedì 12 Dicembre 2016, 09:41 - Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 08:10

Paolo Gentiloni ha sciolto la riserva e ha accettato l'incarico di formare il nuovo governo. Il presidente del Consiglio incaricato, dopo aver presentato al Capo dello Stato Sergio Mattarella la lista dei ministri, ha presentato la sua squadra che subito dopo ha prestato giuramento. Nella compagine di governo si segnalano cinque nuovi ministri. Eccola:

Ministri senza portafoglio

Anna Finocchiaro ai Rapporti col Parlamento (subentra alla Boschi)
Marianna Madia confermata alla Semplificazione e Pa
Enrico Costa resta ministro agli Affari Regionali
De Vincenti alla Coesione territoriale e Mezzogiorno
Luca Lotti allo Sport (con delega all'Editoria e al Cipe)

Ministri con portafoglio 

Angelino Alfano prende il posto di Gentiloni al ministero degli Esteri
All'Economia confermato Pier Carlo Padoan
Agli Interni Marco Minniti subentra ad Angelino Alfano
Andrea Orlando resta ministro alla Giustizia
Alla Difesa confermata Roberta Pinotti
Claudio Calenda resta ministro allo Sviluppo economico
Maurizio Martina confermato alle Politiche agricole
All'Ambiente confermato Gianluca Galletti
Graziano Delrio resta ministro alle Infrastrutture
Al Lavoro confermato Giuliano Poletti
All'Istruzione Valeria Fedeli (fuori Stefania Giannini)
Alla Cultura confermato Dario Franceschini
Alla Salute confermata Beatrice Lorenzin

 

 

«Il governo si metterà al lavoro immediatamente con tutte le sue forze concentrato sui problemi da risolvere nel Paese con l'ottimismo che deriva dal popolo italiano», ha detto Gentiloni dopo aver letto la lista dei ministri. «Ho fatto del mio meglio per formare il nuovo governo nel più breve tempo possibile, per aderire all'invito del presidente della Repubblica e nell'interesse della stabilità delle istituzioni alla quale guardano gli italiani. Il governo come si vede dalla sua struttura proseguirà in azione di innovazione svolta da governo Renzi e nel contempo si adopererà per facilitare il lavoro delle diverse forze parlamentari volto a individuare nuove regole per la legge elettorale».

La fiducia che sarà votata dalle Camere tra domani e mercoledì «consentirà al governo di rappresentare a pieno l'Italia già nel Consiglio europeo di giovedì prossimo», ha proseguito Gentiloni. «L'Italia - ha aggiunto - è un Paese fondatore e protagonista dell'Ue e si batte per politiche migratorie comuni e finalmente orientate alla crescita. Questo sarà mio impegno molto forte nei prossimi mesi».

Con il picchetto d'onore il neo-presidente del consiglio è entrato a Palazzo Chigi. Gentiloni è stato accompagnato attraverso lo scalone d'onore nella Sala dei Galeoni dove è stato accolto dal premier uscente Matteo Renzi per il passaggio di consegne. Gentiloni terrà le dichiarazioni programmatiche del governo nell'Aula della Camera domani alle 11. La conferenza dei capigruppo è convocata per le 9:30. 


Il primo Consiglio dei ministri del governo Gentiloni è terminato alle ore 21.15. Il presidente del Consiglio ha quindi lasciato Palazzo Chigi. Il nuovo premier, a differenza del suo predecessore, non occuperà l'appartamento al terzo piano del palazzo del governo. Infatti Gentiloni, che è romano, vive nel centro della capitale e, a quanto si apprende, ha scelto di non "traslocare" e non andare a vivere nei locali messi a disposizione dei presidenti del Consiglio.

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