MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Nico, il ragazzo prodigio che meritava diventare re

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Giovedì 1 Dicembre 2016, 19:10
Nel nome del padre. Un ventennio dopo Damon Hill erede del mitico Graham, un altro figlio d’arte diventa campione del mondo di Formula 1. Al termine di una battaglia lunghissima ed entusiasmante, è Nico Rosberg il re della velocità 2016, un titolo difficile da conquistare e sicuramente meritato. Se il giovane Max Verstappen è stato costruito mattone dopo mattone da papà Jos che ha plasmato in modo perfetto un talento smisurato, anche il tedesco è sportivamente cresciuto sotto l’ombrello protettivo di babbo Keke che aveva portato l’iride in Finlandia nel 1982. Consigli e supporti non sono certo mancati a Nico, ma ci ha messo tanto del suo per battere a parità di auto, un fenomeno di razza come Lewis Hamilton che, come tutti i cannibali, non si accontenta certo dei tanti trofei messi finora in bacheca.

Si è messo in testa la corona piegando un compagno mostruosamente forte e in un periodo in cui di fuoriclasse in giro ce ne sono parecchi. Le armi lecite le ha usate tutte: tanto lavoro, concentrazione massima, sempre veloce, ma soprattutto una costanza e un’affidabilità da computer. Nico è nato in Germania (a Weisbaden) il 27 giugno del 1985, il baffuto Keke ha infatti sposato in seconde nozze la tedesca Gesine Dengel. Il nuovo campione è il prototipo del pilota moderno, un cittadino del mondo. Ha due nazionalità, ha avuto due licenze sportive e parla fluentemente più di cinque lingue, fra le quali l’italiano con cui ha sapientemente accesso l’entusiasmo della marea umana di Monza dopo la recente vittoria nell’ultimo Gran Premio d’Italia.

Da tanti anni vive a Montecarlo e nelle stradine di casa ha trionfato tre volte di fila in una delle corse più ambite e prestigiose. Molti passaggi del percorso di Nico sono segnati da Keke. Il tedesco corre con il 6 sulla monoposto, lo stesso numero che aveva il padre quando 34 anni fa divenne campione del mondo al volante della Williams. E con una Williams Nico è diventato il più giovane pilota a guidare una F1 e poi ha esordito come driver ufficiale nel Mondiale. L’intera carriera di Nico è legata, nel bene e nel male, a Lewis e, nonostante negli ultimi tempi non siano mancati attriti, i due possono definirsi amici poiché non è facile mantenere un rapporto come quello che hanno loro lottando ogni giorno con il coltello fra i denti e dopo essersi presi più volte a ruotate a 300 Km/h.

Nonostante Hamilton sia istintivamente più veloce, Rosberg è un vincente e sarebbe stata un’ingiustizia se non fosse diventato campione: fino a ieri era infatti il pilota senza titolo con più vittorie e punti conquistati. Nico è più piccolo di Lewis (solo sei mesi); spesso, però, è stato più precoce, esordendo in F1 prima del britannico e conquistando l’importante titolo della neaonata GP2 l’anno precedente (il tedesco nel 2005, il britannico nel 2006). Ma Nico aveva dimostrato di essere un predestinato già nel 2002, quando centrò il titolo della Formula BMW tedesca con 9 vittorie in 20 corse.

Il piccolo Rosberg è cresciuto nel paddock del Dtm quando Keke ancora correva e quando poi gestiva la sua squadra, ma il papà è stato cauto con Nico, non lo ha spinto a guidare quando non sapeva ancora camminare e il bambino ha fatto le prime gare significative in kart quando ormai aveva 11 anni. È entrato in F1 accompagnato dai riflettori, ma i primi anni non sono stati affatto facili, nonostante Nico abbia sfruttato tutte le occasioni per ricordare che era un fuoriclasse. Nei quattro anni alla Williams non ha mai avuto una monoposto vincente e anche i primi tre alla Mercedes sono stati parecchio faticosi.

Il compagno di squadra era sua Maestà Michael Schumacher, ma Nico era spesso più rapido in prova, conquistava più punti in gara ed è stato lui a riportare le Frecce sul gradino più alto del podio dopo mezzo secolo (nel 2012 in Cina). Poi le strade si incrociano di nuovo con Lewis che arriva in Mercedes già con un titolo da campione del mondo. Ma anche in questo caso fu Nico il primo a vincere: nel 2013 trionfò nella sua Monaco e a Silverstone, in casa dell’amico rivale, mentre Lewis vinse solo a Budapest a stagione ormai inoltrata. Poi arrivò la formula ibrida e la schiacciante superiorità della Mercedes, Nico vinse numerose gare, ma i titoli finora erano finiti a Lewis. Rosberg, ragazzo educato e di eccellente presenza, è sposato con Vivian Sibold e ha una bambina (Alaia) di poco più di un anno.
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