MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Nel nome del padre: 34 anni dopo Keke, Nico Rosberg diventa campione del mondo

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Martedì 29 Novembre 2016, 06:24
Una storia già scritta. E' finita come doveva finire: Hamilton ha vinto il Gran Premio di Abu Dhabi, Rosberg ha conquistato il suo primo titolo mondiale, 34 anni dopo papà Keke. Se non si prendono a ruotate fra loro, le Mercedes sono troppo forti per farsi sfuggire la doppietta e quella del Golfo è stata la quarta di fila a conclusione di una stagione straordinaria. Lewis ci ha provato fino in fondo a contrastare Nico, ma questa volta non gli bastava precederlo, vincendo la gara doveva anche sperare che il tedesco restasse fuori dal podio. Ipotesi remota dopo che in partenza tutto è filato liscio e le due Frecce hanno infilato la prima curva una dietro l'altra, con Rosberg che chiaramente evitava qualsiasi rischio.

Il britannico aveva la monoposto per andare in fuga, mentre dietro Red Bull e Ferrari lottavano per il terzo posto del podio. Invece, tentando di non far arrabbiare troppo il muretto dei box dove Toto Wolff e Niki Lauda hanno avuto le facce tese fino all'ultimo, Hamilton guadava più dietro che davanti per fare in modo che il gruppo restasse compatto e qualcuno da dietro potesse infastidire Nico. Ci ha provato il solito superbo Verstappen che, dopo essere andato in testacoda alla prima curva, ha ritardato la prima sosta infilandosi fra le due Stelle. Nella seconda parte della gara ci ha provato anche Vettel, pure lui avvantaggiato da una strategia diversa e più redditizia.

Il muretto Ferrari ha fatto ritardare la seconda sosta a Sebastian che nel finale si è trovato con gomme più morbide e più nuove ed è risalito dal sesto al terzo posto scavalcando in pista il compagno Raikkonen, Ricciardo e poi pure Verstappen. A quel punto il ferrarista aveva il passo per passare anche Nico visibilmente frenato da Hamilton che girava più piano di Max pur disponendo di una Mercedes e pneumatici meno usurati. Il finale è stato da brividi, con quattro monoposto in un solo secondo e se fosse accaduto qualcosa, Rosberg poteva finire anche quarto e perdere la corona. Un Mondiale meritato quello di Nico che è in Mercedes da sette anni e si è impegnato a fondo anche quando le Frecce d'Argento non erano così stellari.

Ha avuto il non facile ruolo di fare da compagno a Schumacher e poi si è ritrovato in squadra Hamilton, probabilmente il pilota più veloce e determinato di questa generazione. Nei tre anni dell'era ibrida Lewis è stato più forte del tedesco, ma 3 a 0 sarebbe stato troppo, più giusto un 2 a 1, premesso che i due continueranno a correre insieme ed a sfidarsi come fanno da 15 anni. Anche quest'anno Hamilton è stato un filo superiore in pista, ha vinto 10 gare e fatto 12 pole, contro le 8 corse e 9 pole di Rosberg che però è stato impeccabile dal punto di vista della regolarità mancando il traguardo solo in Spagna quando è finito nel prato abbracciato a Lewis.

Nico ha stabilito lo straordinario primato di scattare 20 volte in prima fila in una stagione, non ci era mai riuscito nessuno; è partito fortissimo, con 4 trionfi di fila, poi ha incassato la rimonta del compagno prima di graffiare di nuovo dopo l'estate con 4 primi posti in 5 gare. In ogni caso il Campionato si è deciso in Malesia quando a Lewis è esploso il motore mentre era in testa. Il 2016 è stato l'anno orribile della Ferrari dopo le 3 vittorie dello scorso anno che avevano acceso tante speranze. Invece le uniche due gare non finite alle Mercedes se le è prese la Red Bull. Vettel è stato opaco, al pari della SF-16H ed anche ad Abu Dhabi in prova e nella prima parte della gara era dietro a Kimi.

La stagione passerà alla storia pure per la consacrazione di baby Verstappen che a soli 18 anni ha vinto il suo primo gran premio (nuovo primato) all'esordio con la Red Bull. Il team di Horner cercherà di tenersi stretto il gioiello scoperto della scuola di Marko, ma è certo che Mercedes e Ferrari tenteranno di ingaggiarlo poiché è ormai evidente che nei prossimi anni chi vuole vincere in Formula 1 dovrà fare i conti con super Max. Nel Gran Premio degli Emirati ha preceduto il valido compagno Ricciardo facendo una sola sosta e una straordinaria rimonta dopo essere finito in fondo al gruppo alla prima curva. Un fenomeno.
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