Il concetto viene ripetuto anche successivamente, in un altro passaggio. "Il clericalismo è una delle forme di ricchezza più gravi di cui al giorno d’oggi si soffre nella Chiesa. Almeno, in alcuni luoghi della Chiesa. Perfino nelle esperienze più quotidiane. La Chiesa povera per i poveri è quella del Vangelo, quella del Discorso della montagna del Vangelo di Matteo e quella del Discorso della pianura del Vangelo di Luca, come pure il protocollo secondo cui verremo giudicati: Matteo 25. Credo che su questo il Vangelo sia chiarissimo, e bisogna andare in quella direzione. Ma insisterei anche sul fatto che sarebbe bello se la Compagnia potesse aiutare ad approfondire la visione di Ignazio sulla povertà, perché credo sia una visione per tutta la Chiesa. Qualcosa che può aiutarci tutti".Il denaro definito più volte in passato da Francesco lo sterco del demonio è la fonte di tanti grattacapi. "Quanti scandali, di cui purtroppo devo essere informato, dato il luogo in cui mi trovo, nascono dal denaro”. La sua speranza, ha aggiunto nel colloquio con i gesuiti, è che possa farsi strada la visione di S.Ignazio, secondo il quale la povertà è "madre e muro", in buona sostanza "genera vita spirituale e vita di santità ", ed è muro perché "difende dal rischio di commettere reati legati all’uso distorto del denaro. Quanti disastri ecclesiali sono cominciati per mancanza di povertà : anche fuori dalla Compagnia, mi riferisco a tutta la Chiesa in generale".
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