Quando Hillary arrivò a via Veneto come una star della Dolce Vita

Quando Hillary arrivò a via Veneto come una star della Dolce Vita
di Cristina Montagnaro
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Martedì 8 Novembre 2016, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 16:53

 Siamo abituati a vederla nei faccia a faccia comunicativa, competente e a suo agio da quarant’anni al centro della politica americana, e probabilmente la prima donna a diventare presidente degli Stati Uniti, ma anche lei ha un aspetto inedito:  divertita nel momento in cui ha assaporato La Dolce Vita, camminando come una diva anni ‘60, a Roma in via Veneto, la strada tanto cara a Federico Fellini.
Era il 6 maggio del 2011, una bella giornata quando Hillary Clinton, allora Segretario di Stato dell’amministrazione Obama, ha deciso di godersi la Dolce Vita e recarsi in via Veneto per un’ora e mezza, in un prestigioso locale, Harry's Bar dove divi e celebrità da Jean Paul Belmondo, a Ava Gardner, a Federico Fellini, Alberto Sordi amavano trascorrere il tempo.
Da questo incontro è nato un  libro fotografico dell’Harry’s Bar, con le fotografie esclusive di Rino Barillari, che ha descritto quel momento scatto per scatto raffigurando un’ inedita Hillary, come una turista qualsiasi. Una copia del libro le è stata donata  e recapitata alla Casa Bianca.
 Rino Barillari, ricorda la foto più significativa: «quella in cui cammina, saluta nella via della Dolce Vita, sentendosi una diva internazionale come Liz Taylor, Greta Garbo». E’ fotogenica? «e’ un tipo particolare, se truccata molto bene è beautiful. Io penso che lei non volesse le foto, perché si trattava di un pomeriggio di lavoro».

Questo è ciò che è accaduto quel giorno. Erano le 18.12 quando improvvisamente in cinque minuti via Veneto si è trasformata completamente: volanti della polizia, auto scure per strada, almeno trenta uomini con giubbotti antiproiettile e tiratori scelti sui palazzi. Alle 19.25 scende Hillary Clinton, regina per un’ora e mezza della via della Dolce Vita.
Ed ecco che Clinton insieme a tutto il suo staff una ventina di persone decide di sedersi all’aperto e di gustarsi un Bellini, spumante e pesca, talmente buono che ne prenderà tre. E la sua attenzione viene richiamata da uno scatto che ritraeva Bob Kennedy e Rudol'f Nureev.
Pino Lepore, proprietario dell’Harrys Bar, ricorda:«E’ una grande donna aperta a tutti, rispondeva ai saluti e prima di andar via ha voluto ringraziare personalmente tutti coloro che l’ avevano servita a tavola. L’abbiamo omaggiata con un mazzo di peonie rosa, delle tazzine griffate del nostro locale  e con il nostro menu fotografico».
Parla amabilmente e si gode la mite serata mentre tutto intorno sembra un film con soldati, poliziotti speciali, coordinati da Massimo Improta, e passanti che si fermano per capire cosa stava succedendo. Alle 20.24 Clinton si alza e  decide di fare due passi a piedi per via Veneto, mettendo in difficoltà la sua sicurezza. Ma i romani la accolgono festosi e gridano: "Hillary".
 

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