Roma, l'Ara Pacis rivive in 3d GRAZIE A OCCHIALI E aPP

Roma, l'Ara Pacis rivive in 3d GRAZIE A OCCHIALI E aPP
di Laura Larcan
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Martedì 11 Ottobre 2016, 14:37 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 17:14

Sarebbe piaciuta ad Augusto la sua Ara Pacis trasfigurata a colori dalla tecnologia multimediale? Avrebbe apprezzato Augusto che il suo altare della pace diventasse un viaggio cromatico nella realtà aumentata e virtuale? Gli studiosi scommettono di sì. Non fosse altro per quelle microscopiche tracce di pigmenti cromatici scoperte dopo quindici anni di studi certosini sul marmoreo monumento icona del primo imperatore di Roma. Proprio i colori che rivestivano in origine la straordinaria creatura voluta da Augusto e costruita tra il 13 e il 9 a.C. Ecco allora che l'archeologia diventa contemporanea e l'Ara Pacis svela un'identità storica perduta attraverso i virtuosismi dell'avanguardia informatica.

 

Il divertimento culturale è assicurato, grazie al nuovo progetto di valorizzazione L'Ara com'era al via dal 14 ottobre (fino al 17 dicembre, venerdì e sabato dalle 20 alle 24), promosso dall'Assessorato capitolino alla Cultura insieme alla Sovrintendenza, e organizzato da Zetema Progetto cultura. In cosa consiste? Di fatto è un nuovo modo di visitare, fruire e conoscere l'Ara Pacis. Il visitatore sarà dotato di speciali occhialini-visori hi-tech abbinati a cuffiette audio (non utilizzabili sotto i 13 anni). L'aspetto innovativo è che gli elementi scultorei reali del monumento e quelli virtuali si fonderanno direttamente nel campo visivo dello spettatore. In altre parole, puntando i visori su determinate scene decorative dell'altare, i bianchi lattiginosi bassorilievi si rivestiranno in tempo reale di colori virtuali evidenziando con la potenza del 3D dettagli fino ad oggi poco leggibili e comprensibili.

NARRAZIONE DEL MITO
Non solo, ma due voci doc narranti (gli attori Luca Ward e Manuela Mandracchia) accompagneranno la ri-scoperta di personaggi, luoghi, divinità, miti. Tutto sotto la direzione scientifica di Orietta Rossini e la realizzazione tecnica della società Ett che ha vinto il bando pubblico. «L'uso della realtà aumentata - avverte il sovrintendente Claudio Parisi Presicce - rende esplicite tutte le connessioni storiche del monumento attraverso un processo di restituzione in 3D». Il percorso, della durata di 45 minuti (dal 23/12 all'8/1 tutte le sere; dal 13/1 al 15/4 venerdì e sabato; dal 21/4 al 30/10 tutte le sere) si snoda lungo 9 punti che offrono un viaggio multimediale nella storia dell'opera e del sito, ma anche della sua moderna scoperta a partire dal 1500 fino all'epopea propagandistica sotto Mussolini nel 1937-38 quando l'Ara Pacis, riassemblata, trovò la sua inaugurazione. Visori e cuffiette alla mano, ecco l'esplorazione del Campo Marzio, lo spettacolo del rito sacro che si svolgeva davanti all'Ara Pacis con l'uccisione di una bestia. Si conoscono i personaggi della famiglia di Augusto tra intrighi e giochi di potere (tra i calchi anche Gaio e Lucio prestati dalla Fondazione Sorgente).

Enea compare a colpi di colore con l'eleganza di un divo, seguito dalla suggestione della nascita di Romolo e Remo. Fanno pendant lo sfarzo della dea pacifica Tellus e la forza ammonitrice della dea Roma. Il vero coup de théâtre lo riserva il fregio vegetale, un gioco fastoso di piante, fiori, animali nascosti. Completano lo show, le due processioni solenni ricostruite con la realtà virtuale. «Un'operazione azzardata - dice Albino Ruberti ad di Zetema - ma la realtà aumentata permette di valorizzare competenze scientifiche con strumenti all'avanguardia». Soddisfatto l'assessore Luca Bergamo: «La tecnologia offre una qualità nuova dell'esperienza personale che ciascuno fa con il museo. Siamo di fronte al godimento della cultura attraverso la scienza».