I Pink Floyd “riuniti” per le donne di Gaza. E i fan sperano di rivederli in concerto

I Pink Floyd in una vecchia immagine
di Giacomo Perra
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Lunedì 10 Ottobre 2016, 18:52 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 22:10

I Pink Floyd sono tornati a fare squadra come ai bei vecchi tempi. Con una nota congiunta apparsa sui social, David Gilmour, Roger Waters e Nick Mason, ovvero ciò che resta della storica formazione della mitica band britannica, si sono infatti virtualmente rimessi insieme per lanciare un messaggio di solidarietà alla causa palestinese. «Siamo uniti nel supporto alle donne della Gaza Freedom Flotilla e condanniamo il loro arresto a opera dell’esercito israeliano», si legge nel comunicato, che pur non facendo assolutamente riferimento all’eventualità di una reunion, ha comunque  messo in fibrillazione fan e (soprattutto) giornalisti, pronti a scommettere in una clamorosa e imminente rentrée del gruppo.
 

 

Secondo alcuni media, del resto, la possibilità che Gilmour e soci possano di nuovo condividere il palco per un concerto sarebbe tutt’altro che remota. L’ipotesi, però, al momento, continua a fare a cazzotti con la realtà: l’ultima esibizione dal vivo dei Pink Floyd risale infatti al 2005 (in occasione del Live 8) e da allora dai membri del leggendario complesso britannico non è mai trapelata l’intenzione di concedere un bis.
 
Inoltre, appena due anni fa, quando uscì l’ultimo album di inediti della rock band, The Endless River, Gilmour fece capire che quel disco sarebbe stato la fine del suo viaggio in musica targato Pink Floyd.
 
Perciò, a meno di insperate novità, ai supporters più scatenati non resterà che accontentarsi della prossima uscita di The early years 1965-1972, un impedibile cofanetto dedicato agli esordi del gruppo di Money e di The Great Gig in the Sky che conterrà  27 dischi raccolti in 7 volumi in formato “libro”con molto materiale inedito. Il box verrà distribuito a partire dall’11 novembre.
 

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