Rieti, il cielo è di tutti: mille bambini all'aeroporto per lottare contro disabilità e pregiudizi, ecco il manuale del piccolo aviatore

Rieti, il cielo è di tutti: mille bambini all'aeroporto per lottare contro disabilità e pregiudizi, ecco il manuale del piccolo aviatore
di Paolo Ricci Bitti
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Mercoledì 5 Ottobre 2016, 22:01 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 21:48
Saranno più di mille i bambini con gli occhi al cielo per la festa che l'aeroporto Ciuffelli di Rieti ospiterà venerdì 7 ottobre. Sarà il Terminillo a fare da sfondo alla "Festa del Cielo" che unirà la passione per il volo e l'attenzione ai temi dell'inclusione, dell’accessibilità, del superamento delle barriere fisiche e mentali. 
Il motto è il Cielo è di tutti è a dimostrarlo saranno anche Marco Cherubini, pilota del WeFly! Team, l’unica pattuglia aerea al mondo in cui due dei tre piloti sono disabili, e gli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico del Ministero della Difesa, di ritorno dai Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro. E poi la stessa Aeronautica militare che da tempo è di nuovo impegnata nella diffusione della cultura del volo fra i più giovani come è avvenuto per lunghi anni nel dopoguerra. Ogni bambino riceverà così il Manuale del piccolo aviatore, un libro voluto dall'Aeronautica militare che centra di il bersaglio di appassionare alle vicende dei piloti e alla lotta contro le difficoltà.


Il filo conduttore dell’evento, organizzato dalla casa editrice Puntidivista, con il patrocinio del Comune di Rieti e la collaborazione dell’Aero Club di Rieti è il Cielo è di tutti. 
L’Aeronautica Militare parteciperà alla manifestazione con un elicottero HH-139 del soccorso aereo in mostra statica, i velivoli SIAI-208 e - non potevano mancare nel regno del volo a vela - gli alianti del Gruppo di Guidonia.

Il testimonial in divisa doveva essere il capitano pilota Luca Galli, Pony 7, terzo gregario sinistro della formazione delle Frecce Tricolori, originario di Amatrice, fra i volontari che hanno raggiunto il paese subito dopo il terremoto, ma un impegno improvviso gli impedirà di partecipare. Ci sarà invece il tenente colonnello Daniele Mocio, ufficiale meteorologo che dice che tempo farà dagli schermi della Rai. In atterraggio anche il team della redazione della Rivista Aeronautica, che proprio insieme a Puntidivista, nel maggio 2016, ha dato vita al progetto editoriale “Il manuale del piccolo aviatore”.

“Il cielo è di tutti” è anche il motto del volume, presentato in anteprima all’ultimo Salone del Libro di Torino, che l’Aeronautica Militare e la casa editrice reatina, forte di una consolidata esperienza nel campo delle disabilità e della promozione dell’inclusione e dell’accessibilità ad ogni forma culturale, hanno fortemente voluto realizzando ben sei edizioni diverse per normodotati, autistici, dislessici, ipovedenti, ciechi, sordi.

Grazie al coordinamento dell'Ufficio scolastico provinciale di Rieti e del Dirigente scolastico provinciale Giovanni Lorenzini, del sindaco di Rieti, Simone Petrangeli e del presidente dell’Aero Club di Rieti, Enrico Bagnoli, il progetto è stato inoltrato alle scuole di tutta la provincia sabina, coinvolgendo anche la scuola primaria di Amatrice.

Dalle 13 alle 17 l'aeroporto sarà aperto a tutti i visitatori e soprattutto alle associazioni impegnate nella lotta alle disabilità motorie e cognitive.

Non poteva mancare un momento dedicato alle popolazioni colpite dal terremoto e sarà promossa una raccolta fondi e di materiale scolastico. Verrà inoltre allestito uno stand per la promozione delle aziende colpite e dei prodotti di eccellenza delle zone di Amatrice ed Accumoli.



LA SCHEDA DEL MANUALE DEL PICCOLO AVIATORE - EDIZIONE PUNTIDIVISTA
Raccontare storie è una precisa attitudine, inventarle è un dono. Chi lo riceve sa che le storie migliori nascono quando la realtà è abbastanza lontana da fare solo da sfondo e la testa è piena solo di fantasie, possibilmente piegata all’indietro, magari con il naso all’insù. Ed è in questa situazione che nascono le cose migliori, guardando solo il cielo. Mentre sei sdraiato a fissare solo l’azzurro, tutto quel mare al contrario viene squarciato da suoni e colori, ed è lì che il sogno incontra la meraviglia di una realtà parallela. Questo è quello che è successo a noi, i colori hanno improvvisamente inondato il nostro cielo e l’unica cosa che volevamo fare era raccontare quell’emozione, a tutti. L’Aeronautica Militare è un patrimonio italiano e la sua storia appartiene a ciascuno di noi. Ma non tutti la conoscono, soprattutto i bambini, o meglio molti di essi. I nostri bambini, quelli per cui inventiamo e scriviamo in tanti linguaggi diversi, sono quelli che non hanno mai visto un aereo, o mai potuto ascoltare il rombo dei motori, quelli per cui questi suoni e i colori nel cielo possono fare male alla testa. Loro hanno lo stesso diritto di tutti di conoscere le meraviglie dell’Aeronautica Militare e delle sue “Frecce Tricolori”. Per questo vogliamo raccontare la stessa storia a diversi bambini: a quelli che hanno difficoltà ad apprendere ma che sognano di conoscere, a silenziosi sognatori che parlano solo per immagini, ad eroi che non sentono il mondo ma vivono gli altri sensi al cubo, a piccoli esploratori che hanno solo le mani come strumenti per conoscere il mondo. Questa è storia di quella che per noi è la più bella arma italiana e ogni bambino ha il diritto di conoscerla, amarla e sognare di diventare un pilota. Non potevamo non provare a toccare il cielo e questi fantastici piloti, forse, ci hanno scelto tra tanti. Per noi sono scesi giù, fino a toccare terra. Da qui parte la storia dell’Aeronautica Militare raccontata a tutti i bambini: normodotati, ciechi, ipovedenti, sordi, autistici, dislessici. 
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