Pronta la replica telefonica del numero uno dello sport italiano: «L'onorevole è poco informato sull'argomento, il Coni è un ente pubblico e tutte le spese sono online, tutti i soldi sono quelli previsti dalla legge 'Sport e Periferie'. Non ho mai chiesto nulla alla sindaca, se qualcuno chiede il perché quei soldi e quella legge è stata fatta perché oggi siamo ancora ufficialmente candidati con una mozione dell'Amministrazione Comunale precedente, con un endorsement del Presidente della Repubblica, l'appoggio del Premier e il supporto di tutto il movimento sportivo. Se vuole venire a controllare, mi chiama e le do tutta la documentazione».
Quanto alla possibile richiesta di danno erariale da richiedere al Comune, Malagò precisa: «Io non chiedo nulla, ma se qualcuno lo viene a chiedere a noi io devo dire che ci siamo fermati perché è arrivato qualcuno che ci ha fermati».
«Se verremo citati per danno erariale reagiremo», fanno sapere fonti qualificate del Campidoglio spiegando la linea che adotterà il Comune nel caso il Coni avvii un'azione dopo l'approvazione in Aula della mozione sul No alle Olimpiadi.
Secondo quanto si apprende gli uffici capitolini, nel caso «di una notifica di azioni legali contro il Campidoglio da parte del Coni», predisporranno una difesa percorrendo azioni legali a loro volta.
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