Daniele Lupo, argento a Rio: «Il no a Roma 2024? Deluso come atleta e come cittadino»

Daniele Lupo, argento a Rio: «Il no a Roma 2024? Deluso come atleta e come cittadino»
di Emiliano Bernardini
2 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Settembre 2016, 00:21
La medaglia d’argento conquistata a Rio nel Beach Volley è lì in bella mostra. Daniele Lupo se la coccola, il sogno più bello sarebbe stato quello di affiancarle un oro con scritto su Roma 2024. «Sono stato sempre fiducioso, ho ancora nel cuore e negli occhi le immagini delle Olimpiadi in Brasile. Ricordo come fosse adesso lo spettacolo e la gente lì che tifava per lo sport e per la propria nazione. È stata una cosa grandiosa. Poi sapere che dall’Italia in tantissimi ci hanno seguito nonostante il fuso orario... Pensare di poterle avere in casa era un sogno. Ma io sono sempre fiducioso».

Quanto perde Roma con questo no?
«Penso molto, perché credo sarebbe stata una grande opportunità ospitare l’Olimpiade, avrebbe fatto arrivare tutto il mondo a Roma. È una cosa unica. Finché uno non la vive non riesce a capire bene l’emozione che la circonda».
 
Quanta delusione c’è nel Daniele atleta? 
«Quando sai che hai una Olimpiade in casa ti prepari al 400 per cento. Dai tutto. La delusione c’è perché io ci ho creduto tanto. Poi parlando a livello sportivo credo sia una cosa buona avere nuovi impianti a disposizione. E’ importante che poi vengano riutilizzati, magari destinarli allo sport per i più piccoli in modo che possano diventare gli atleti di domani. Le Olimpiadi sono la storia dello Sport e soprattutto i Giochi uniscono».

Secondo lei perché il Sindaco di Roma ha scelto praticamente di non prendere in considerazione l’ipotesi?
«Questo non lo so, io posso parlare come atleta. Non so quali siano i problemi che ci sono dietro, questo è affare loro. Io penso al mio sport. Il mio sogno era avere le Olimpiadi in casa». 

Ha sentito qualche altro atleta?
«Avevamo inviato una lettera tutti insieme. Ripeto la delusione è tanta ed è per tutti perché penso che sia una occasione che capita ogni 50 anni. Non so quante altre opportunità potranno esserci, è normale che da atleta ci rimango male».

Da cittadino romano è deluso?
«Sì, da cittadino lo sono. Perché ogni persona che incontro la invito ad andare alle Olimpiadi, solo così si può capire il vero spirito. E’ una esperienza unica che tutti dovrebbero vivere». 

I romani votando i Cinque Stelle hanno implicitamente detto no alle Olimpiadi?
«Io penso che le Olimpiadi uniscano. Era un’opportunità anche per crescere come città. Non si può restare sempre fermi nel passato, bisogna rischiare. Da cittadino romano io avrei detto sì». 
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA