Google Inc., Mr Larry Page i Google Glass
consentono il riconoscimento facciale?

La blogstar Robert Scoble con Google Glass sotto la doccia
di Laura Bogliolo
3 Minuti di Lettura
Domenica 19 Maggio 2013, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 12:36
ROMA - Ok Google Glass e via con la registrazione. Potrebbe essere questa la frase che presto sentirete sussurrare in strada, poche parole che potrebbero significare: "Qualcuno vi sta registrando". Google glass e privacy, occhiali a realtà aumentata di Mountain View, decine di app per interagire da veri esseri digitali con il web, la possibilità di cinguettare con gli occhi mettendo online foto.



Non ancora in vendita e già vietati a Las Vegas (violerebbero la privacy nei casinò), per gli spettacolari Google Glass arrivano le domande bipartisan del Congresso spedite direttamente a Mountan View (ecco la lettera) nei giorni in cui gli sviluppatori di Google sono riuniti alla Google I/O 2013.



I Google Glass consentono il riconoscimento facciale? E' una delle domande che si leggono nel documento inviato a Mr Larry Page. Il riconoscimento di monumenti, di opere d'arte, di luoghi di interesse è già possibile con l'applicazione per smarthphone Google Goggles attraverso lo scatto di una fotografia.



Come fare a sapere se qualcuno ti sta registrando. A rispondere durante la conferenza è stato Steve Lee, Google Glass product director, che ha assicurato: «Non introdurremo il riconoscimento facciale». Lee ha chiarito anche un altro punto sempre relativo alla privacy, ossia il problema di essere fotografati o registrati senza accorgersene. Lee ha ricordato la spia luminosa che si accende sugli occhiali, l'attivazione gestuale del servizio (una mano che tocca il lato destro dell'occhiale) o quella vocale (Ok Google glass), segnali che secondo Lee devono essere "ben riconoscibili".



Nel documento della commissione per la privacy del Congresso si ricordano i problemi avuti con il servizio Street View e la raccolta di dati. Google ha tempo fino al 14 giugno per rispondere. Fondamentalmente il Congresso chiede in che modo BigG si sta attrezzando per ovviare problemi di privacy e se scriverà una nuova polici sul tema. Tempo fa è stato proprio Erich Schmidt ad annunciare che «ci vuole cautela e un nuovo galateo». Nelle domande si cita anche l'app ad hoc che il New York Times ha realizzato per Google Glass, chiedendo quali possano essere le implicazioni sempre sulla privacy.



Dopottutto Google Glass appare sempre di più lo strumento multimediale in grado di far convergere tutte le potenzialità del web e dei social network. E' stata rilasciata recentemente la app di Twitter che consente di postare foto sul proprio profilo da 140 caratteri. Con lo sviluppodi altre app, i possessori di Google Glass (per ora sono stati distribuiti solo a una ristretta cerchia in tutto il mondo) potranno attraverso gesti, comandi vocali e movimenti della testa interagire con Tumblr, Facebook.



Dentro il Large Hadron Collider Google Glass. Un professore di fisica americano che ha usato gli occhiali a realtà aumentata per una lezione molto particolare. E' stato invitato dal Cern a visitare il Large Hadron Collider, l'acceleratore di particelle più grande e potente finora realizzato. Ha indossato gli occhiali, ha girato in bicicletta per i 27 chilometri nel tunnel sotterraneo e ha trasmesso in diretta le immagini ai suoi allievi rimasti in classe negli Usa (video).



Alla conferenza degli sviluppatori di Google sono state presentate anche le app di CNN ed Elle. Sugli occhiali ultratecnologici si potrà anche giocare: il primo viedeogames? Si chiama Icebreaker. Intanto c'è anche chi indossa Google Glass sotto la doccia.

laura.bogliolo@ilmessaggero.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA