Carolina Crescentini: «Roma mi fa arrabbiare. I romani? Non devono scendere in piazza a pulire»

Carolina Crescentini: «Roma mi fa arrabbiare. I romani? Non devono scendere in piazza a pulire»
di Valentina Tocchi
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Venerdì 16 Settembre 2016, 18:34 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 16:05

«Tengo molto alla mia città, ma proprio per questo mi fa molto arrabbiare». Così Carolina Crescentini ha parlato di Roma durante la presentazione della fiction Rai “Lampedusa”, che andrà in onda martedì 20 e mercoledì 21 settembre su RaiUno. «Un'esperienza, quella di girare questo lavoro, che mi ha molto cambiata, anche nella vita di tutti i giorni. 

Se nella fiction, ambientata in un centro di prima accoglienza dell'isola di Lampedusa, Carolina interpreta la responsabile del Centro ed è in coppia con Claudio Amendola, che veste i panni di un maresciallo della Guardia Costiera, nella vita l'attrice non nasconde il dispiacere per le condizioni della sua amata città. 

Carolina, anche Lei come Amendola quando si parla di Roma fa un lungo sospiro, perchè?
Io viaggio molto e quando torno a Roma sono davvero felice, ma questa felicità dura tre ore. 

Cosa la rattrista?
Io abito in centro, dove la situazione della raccolta rifiuti è quasi simile a Baghdad, dove le strade in estate emanano un fetore a dir poco terribile. Devo dire che sono arrivata a pensare che se Roma fosse in mano agli americani la farebbero fiorire e sarebbe meglio. Non lo vorrei mai, ma sono sicura che sarebbe meglio. 

Di chi è la colpa? Claudio Amendola ha detto che è anche colpa dei romani...
Sono d'accordo solo in parte. Certo è vero che molti sono indisciplinati, che buttano le carte per terra, ma non sono affatto d'accordo con quanti dicono: “ok, andiamo tutti in piazza a pulire”. 
Non è giusto. Se paghiamo il 63% dei nostri guadagni in tasse ci sarà un motivo. Dobbiamo avere dei servizi.

I romani sono una parte lesa dunque? 
Faccio l'esempio di Trastevere: anche se i cittadini fossero correttissimi non ci sono più i secchi dell'immondizia e sfido a trovare un cestino. Se si vuole buttare qualcosa non c'è posto. Per non parlare della raccolta differenziata: nella sindacatura di Marino avevano persino deciso che si lasciassero le buste dell'immondizia fuori dall'androne del palazzo. Ma a Roma ci sono i gabbiani che, quando sono affamati, a colpi di becco distruggono tutte le buste e lasciano la spazzatura in mezzo alla via. Le pare una cosa intelligente fare a meno dei secchioni?

No, e se fossimo nella fiction Boris non si esiterebbe a definirla in un modo molto specifico. A proposito, ultimamente l'abbiamo vista in molti ruoli drammatici, quando la rivedremo in un ruolo brillante o comico come quello della Corinna di Boris? 
Mi vedrete nel prossimo film di Massimiliano Bruno, dove ho una partecipazione, e poi nel film di Croci, dove interpreto una divertentissima pazza. Ma io sono fatta così, un lato serio e uno un pò più originale. 

E la famiglia? Ora che l'amore con il musicista californiano Dave Peter Mellish va a gonfie vele? 
Vedremo, per ora mi accontento di fare la zia. 

 

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