Adesso si concretizzano, con più forza rispetto a prima, nella pretesa di un allargamento del Direttorio a venti o trenta persone, come chiedono due senatori duri e puri, la Lezzi e Morra e con loro tanti altri. Il che significherebbe diluire il potere di Di Maio e di Di Battista, ovvero togliere lo scettro ai soliti noti.
«Lo diceva anche Gianroberto Casaleggio che il Direttorio andava allargato....», è il refrain di queste ore. Chissà se il guru compianto lo diceva veramente, di fatto però a pagare per i pasticci romani non sarà solo Di Maio ma in certa misura anche i suoi colleghi di penta-leadership.
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