Roma, Muraro e Raggi in commissione Ecomafie: assessore indagata dal 21 aprile

Roma, Muraro e Raggi in commissione Ecomafie: assessore indagata dal 21 aprile
5 Minuti di Lettura
Lunedì 5 Settembre 2016, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 18:06

L'assessore Paola Muraro sapeva di essere indagata da fine luglio, e il sindaco Raggi è venuta a conoscenza dell'apertura di un fascicolo dopo il 19 luglio. E' questo l'esito della commissione ecomafie alla quale tutte e due hanno partecipato oggi. «A fine luglio sono venuta a conoscenza di un 335 art.256 comma 4», ha spiegato Paola Muraro rispondendo alla domanda del presidente della commissione ecomafie Alessandro Bratti. In pratica, attraverso il modello 335 l'assessore è venuta a conoscenza a luglio di essere indagata per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

La Muraro ha consegnato ieri, al termine della sua audizione, un faldone di mille pagine che presto sarà all'attenzione anche dei pm della Procura di Roma che indagano sul business dello smaltimento dei rifiuti nella Capitale. La Muraro, che per 12 anni è stata consulente, avrebbe fornito in particolare documentazione in relazione al periodo compreso tra il 2013 e il 2015.

 

 


«Sono stata informata dell'apertura di un fascicolo» sull'assessore all'Ambiente Paola Muraro «nella seconda metà del mese, nel periodo che va dal 19 luglio alla fine del mese», ha dichiarato Raggi. 
L'assessore ha poi parlato di «attacco mediatico» nei suoi confronti e sostenuto che «non ci sono precedenti». Sull'assessore «c'è una contestazione generica, non c'è alcun avviso di garanzia. Abbiamo fatto una valutazione in una riunione in cui era presente anche il capo di Gabinetto» e si era valutato che si trattava di una «contestazione troppo generica per capire di cosa stiamo parlando, non appena ci saranno maggiori informazioni prenderemo provvedimenti», ha sottolineato Raggi. 

«Ritornando sul discorso se ero indagata o meno, la domanda che fanno i giornalisti è »hai avuto un avviso di garanzia?« e io un avviso di garanzia non l'ho avuto. Se poi il giornalista scrive... la differenza è fondamentale, ma la domanda è questa. E l'avviso di garanzia non c'è», ha precisato la Muraro. Comunque, Muraro precisa di non conoscere Salvatore Buzzi: «Con Buzzi ci sono state tre telefonate» e un messaggio «in cui gli dico che l'ho cercato. Io gli do del 'leì, Buzzi mi da del 'leì. Io non lo conosco, Buzzi non mi conosce».

Muraro ha anche annunciato una causa all'ex ad di Ama Daniele Fortini. «Ciò che ha detto Fortini nelle sue accuse, per distogliere l' attenzione dalla sua persona, non sono altro che calunnie e ai miei legali ho chiesto di preparare una causa».

Secondo l'Adnkronos il direttorio M5S invece ignorava che l'assessore all'ambiente Paola Muraro fosse indagata, né tantomeno ne era a conoscenza il minidirettorio. Il sindaco Raggi invece ha dichiarato in commissione di aver informato i vertici del M5S dell'esistenza del fascicolo, tranne Di Maio e Beppe Grillo. 

«Il M5S ce la farà, basta ripartire col piede giusto». Così Beppe Grillo, rivelano fonti all'Adnkronos, con alcuni parlamentari 5 Stelle che lo hanno sentito in questo ore sul 'terremoto Campidogliò. Il leader del Movimento 'più che arrabbiato sembra molto determinatò a risolvere al più presto la questione, spiega un parlamentare che stamani lo ha sentito telefonicamente.


Per quanto riguarda i rifiuti, con Ama «dobbiamo rivedere il contratto di servizio. Se l'Ama non fa dei servizi, non c'è un organo di controllo, previsto da maggio, ma che non esiste», continua la Muraro rilevando, tra i punti critici, anche il fatto che non sono previste sanzioni pecuniarie in caso di disservizi. «Ci eravamo accorti anche noi che c'era qualcosa che non andava». «Io sono stata nominata il 7 luglio e ho verificato di persona in strada il servizio - ha detto - ho visto che gli ingombranti non venivano ritirati nel servizio ricicla casa e nelle isole ecologiche non si dava la possibilità ai cittadini di conferire».



Il sindaco Raggi.
«Roma Capitale ha intenzione di mantenere saldamentè la quota del 51% di Acea Spa». Così il sindaco Virginia Raggi nel corso dell'audizione in commissione bicamerale Ecomafie. Raggi ha aggiunto, circa la multiutility di «non aver avuto contatti con l'azionista di minoranza». Nel corso della stessa audizione è stato confermato, da parte del presidente della Commissione, Alessandro Bratti, che l'assessore alla Sostenibilità ambientale, Paola Muraro, è «iscritta nel registro degli indagati dal 21 aprile 2016» dalla Procura di Roma per questioni di carattere ambientale.
 
 


La commissione Ecomafie. «Il sindaco Raggi ha avuto modo di leggere o ha chiesto di leggere le email che il suo assessore Muraro, in qualità di consulente dell'Ama, aveva inviato all'azienda nel corso di questi ultimi 12 anni? Perché l'assessore Muraro, per rendere trasparente il suo operato prima della chiamata in Giunta, non pubblica tutto il carteggio avvenuto nel corso della sua esperienza in Ama? Che cosa ha intenzione di fare nel caso in cui arrivasse un avviso di garanzia?». Sono queste le tre domande che il deputato di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Marcello Taglialatela, componente della commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, ha rivolto al sindaco di Roma Virginia Raggi e all'assessore all'ambiente Paola Muraro

La riunione della Giunta convocata alle 15:30 è slittata alle 19:30 per permettere alla sindaca e all'assessore Paola Muraro di partecipare all'audizione in commissione Ecomafie alle 17. Per la posizione di capo di gabinetto, a quanto pare, si stanno valutando anche profili che hanno avuto simili esperienze professionali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA