Alla Conciliazione le note di Verdi in quaranta quadri

Alla Conciliazione le note di Verdi in quaranta quadri
di Marica Stocchi
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Domenica 10 Marzo 2013, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 19:48
Fino al 22 marzo nel Salone del Coro dell’Auditorium della Conciliazione possibile visitare Omaggio a Verdi. Duecento, una mostra collettiva che raccoglie opere ispirate alla poetica del compositore di Busseto.

Ben 31 gli artisti contemporanei che partecipano all’esposizione ideata e curata da Gloria Porcella e Lamberto Petrecca e accompagnata da un tappeto musicale che propone moderne rivisitazioni delle melodie verdiane. L’occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi si presta, quindi, ad una riflessione sull’influenza che il mondo espressivo del maestro esercita ancora oggi sull’immaginario di molti artisti. «Da un punto di vista strettamente musicale - dice Petrecca - Verdi ha rappresentato la quintessenza dello spirito italiano, fatto di passione, vigore e delicatezza al tempo stesso. Possiamo dire che il melodramma verdiano è stato il romanzo di formazione del popolo italiano. Verdi è stato per l’Italia ciò che Goethe e Schiller sono stati per la Germania».



LE OPERE

Tra i volti raffigurati, oltre al ben noto ritratto del compositore firmato da Giovanni Boldini, tornano ripetutamente i più celebri interpreti dell’opera verdiana, da Riccardo Muti a Luciano Pavarotti, da Maria Callas a Katia Ricciarelli. «Il Nabucco, la Traviata, l’Aida - aggiunge Porcella - al pari di coloro che le hanno rese indimenticabili con le loro interpretazioni, hanno ispirato oltre quaranta opere, ponte ideale tra opera lirica e arte figurativa». Diversi gli stili e le tecniche: pop, découpage, realismo, concettualismo, areografo e sovrapposizioni d’immagini. «Gli artisti hanno creato, ciascuno nel proprio linguaggio, partendo dalle note di Verdi per declinare ulteriormente la sua inesauribile forza espressiva. Gli esiti sono i più variegati e la vera cifra distintiva della rassegna sta proprio nell’armonica unità della molteplicità. Quasi fosse un’orchestra, un vero e proprio coro verdiano». Non solo italiani gli artisti in mostra. «La partecipazione di stranieri a questa iniziativa - continua la curatrice - vuole sottolineare l’universalità del genio verdiano e più in generale il potere della cultura di varcare i confini nazionali.



Allo stesso tempo il nostro obiettivo è quello di rendere il più possibile fruibile la conoscenza del nostro passato, strizzando al contempo l’occhio al nostro futuro». E a completare in questo senso l’iniziativa arriva un’altra importante ricorrenza. Poiché il 2013 segna l’anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti d’America, dopo la permanenza romana la collettiva sarà in esposizione a Miami, presso La Galleria Ca D'Or a Coral Gables. Le opere esposte sono di: Romero Britto, Leonardo Hidalgo, Francesca Leone, Agostino Muratori, Camilla Ancillotto, Rinaldo Geleng, Angelo Colagrossi, Erika Calesini, Fabio Ferrone Viola, Alfredo Rapetti Mogol, Flavia Mantovan, Sigfrido Oliva, Irem Incedayi, Enrico di Nicolantonio, Mirko Pagliacci, Francesca Bonanni, Valentina De Martini, Fabiana Roscioli, Monica Casali, Sasha Torrisi, Paolo Giorgi, Daniela Pasti Augias, Ludmilla Radchenko, Marcello Reboani, Alessandro Sansoni, Massimo Sansavini, Karen Thomas, Massimo Lupoli, Gloria Sesana, Mojmir Jezek e Jean Pierre Duriez.
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