Lazio, Felipe Anderson: «Siamo più forti, sarà un anno incredibile. Con Immobile faremo bene, dateci tempo»

Lazio, Felipe Anderson: «Siamo più forti, sarà un anno incredibile. Con Immobile faremo bene, dateci tempo»
di Valerio Cassetta
5 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Settembre 2016, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 19:32

Tornato dalle Olimpiadi di Rio con la medaglia d’oro al collo, Felipe Anderson è stato subito impiegato da mister Inzaghi nell’ultima partita contro la Juventus, persa all’Olimpico per 1-0. Il talento della Lazio nel pomeriggio ha parlato ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste, toccando diversi temi.

Rio 2016.
Partendo dalla vittoria nei Giochi olimpici nella finale contro la Germania, il numero 10 biancoceleste ha detto: «E’ bello ritornare dopo aver raggiunto un obiettivo. Sono felice, pieno di energia e pronto per fare una grande stagione con i mei compagni. In questi giorni posso recupera tutto quello che mi manca: devo lavorare più forte per essere al cento per cento. Quando si vince bisogna crederci tanto. Conoscevo il nostro potenziale, ma bisogna perseverare ed essere uniti. Ho imparato questo. Dedico la vittoria a Dio, alla mia famiglia a tutti quelli che mi sono stati vicino, come i miei compagni e i tifosi laziali che erano contenti per me. Neymar? Siamo stati un mese insieme, lui è un leader è stato importante per tutti e ha aiutato i più giovani».

Laziali verdeoro.
Accompagnato negli studi di Lazio Style Radio dal nuovo difensore brasiliano Wallace, Felipe Anderson ha commentato così l’arrivo del connazionale: «Adesso sta sempre vicino a me e mi chiede tante cose. Sta imparando e scoprendo tante novità, anche nella parte tattica. Oggi è venuto qui per sentire parlare l’italiano e per vedere come funzionano cose. Ha una voglia incredibile».

Nuovo inizio.
Nonostante fosse a Rio, l’ex giocatore del Santos ha sempre monitorato con attenzione la Lazio anche dal Sud America: «L’ho seguita dal Brasile contro l’Atalanta, ero molto contento. I miei compagni hanno fatto una guerra a Bergamo e portato a casa tre punti, che hanno permesso di iniziare bene. L’esperienza ha contato tanto. Contro la Juve è stato un peccato, abbiamo preso un gol per una disattenzione, ma abbiamo lottato. Questo è lo spirito giusto».

Obiettivi e speranze.
Felipe Anderson si è messo a disposizione del mister, ha voglia di giocare ed è ottimista per l’anno che verrà: «Mi aspetto la migliore stagione possibile per me e prima di tutto per la Lazio. Spero di essere protagonista, mi sono preparato per questo. Dal punto di vista tattico, già nel secondo anno qui in Italia, ho capito come si gioca e non ho difficoltà. Adesso dobbiamo imparare giocare bene insieme a Immobile e ai nuovi arrivati. Fascia destra o sinistra? E’ una parte del campo che conosco bene, anche se non c’è più Candreva. Bisogna essere pronti, concentrati e dare tutto. Penso che giocherò più a destra, sono disponibile per entrambe le fasce».

Squadra e singoli.
Anderson, poi, si è poi espresso sull’atteggiamento e i meccanismi mostrati in campo: «A Immobile piace portare palla, dobbiamo servirlo verso la porta e sulla corsa. Questi allenamenti serviranno per conoscerci. Contro la Juventus è sempre difficile, perché la loro difesa gioca insieme da tanto tempo e si sanno chiudere bene. Con un po’ di tempo insieme lì davanti possiamo fare grandi cose. Serve un po' di pazienza per avere la giusta intesa. Squadra compatta? E’ importante: davanti siamo veloci, dietro abbiamo esperienza. Se siamo corti sarà più facile vincere. Il mister è stato bravo a far capire alla squadra l’importanza del non mollare e dello stare insieme. Ci chiede sempre di dare tutto. Quando si corre tanto un giocatore può essere stanco. La preparazione è stata fatta molto bene e anche in allenamento abbiamo fatto un bel lavoro».

Mercato.
Sull’arrivo dei nuovi acquisti, Felipe ha ammesso: «Sono sempre molto curiosi, così possiamo aiutarli. Ci chiedono tante cose, vogliono fare bene e imparare. E’ bello vedere che chi arriva ha tanta voglia di fare. Bastos ha tanta qualità e non molla nessun pallone: è un combatte e mi ha sorpreso».

Giovani promesse.
Il brasiliano, poi, ha raccontato la sua gioia per l’esordio con gol del giovane Lombardi contro l'Atalanta: «Sono stato felicissimo per il suo gol a Bergamo. Gli ho fatto i complimenti. So quanto è importante per i giovani. Gli ho detto di continuare così e di non accontentarsi mai».

Testa alla Lazio.
Archivi i festeggiamenti, Anderson vuole concentrarsi sulla Serie A, e ha già iniziato a lavorare in vista della prossima sfida contro il Chievo: «E’ sempre difficile giocare a Verona, l’anno scorso abbiamo perso. Cercheremo di vincere ogni partita. Andremo lì per vincere a tutti i costi. Per quanto riguarda il Brasile, l’obiettivo è il Mondiale, ma questi mesi dovrò fare benissimo qui alla Lazio e dimenticare la mia nazionale. Devo dimenticare anche le Olimpiadi. Ho già la testa al Chievo. Ci vuole la giusta intensità e voglio concentrarmi per far sì che sia il nostro migliore anno. Sto lavorando per essere più forte di due anni fa. So cosa devo fare cosa non devo fare. lo scorso anno abbiamo avuto tante difficoltà, tra alti e bassi. Siamo più forti di prima, perché abbiamo imparato. Sarà un anno incredibile, siamo giovani e forti».

Talento.
Infine, Felipe Anderson ha spiegato i motivi che negli ultimi mesi lo hanno portato a giocare in maniera più semplice e meno spettacolare: «E’ sempre difficile rischiare la giocata quando non hai fiducia e le cose non vanno bene, ma quest’anno sono più libero, tranquillo, fiducioso e carico. Giocherò il mio gioco e rischierò con responsabilità. Io gioco con l’istinto. Anche i miei compagni mi dicono di giocare con l’istinto. Mister Inzaghi mi sta dando tanta fiducia».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA