Rieti, Maria Benedicta Chigbolu
e il sogno olimpico tramandato
da nonno a nipote

Maria Benedicta Chigbolu in Brasile
di Lorenzo Bufalino
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Sabato 13 Agosto 2016, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 10:10
RIETI - La ventisettenne romana Maria Benedicta Chigbolu, caporal maggiore dell’esercito e portacolori dell’atletica studentesca Andrea Milardi, alle 16 ora italiana sarà impegnata nelle batterie dei 400 metri alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Un sogno quello di partecipare alle Olimpiadi, per lei ancor più speciale. La Chigbolu infatti riporta dopo 60 anni il nome della propria famiglia ad una olimpiade. Nel 1956 a Melbourne suo nonno paterno Julius partecipò alla olimpiade australiana, anch'egli nell’atletica leggera arrivando in finale nel salto in alto.

Romana di nascita si trasferisce a Rieti per allenarsi nel 2012, proprio nel capoluogo sabino è iniziato il sogno olimpico di Maria Benedicta e di coloro che hanno sempre creduto in lei a partire dalla sua allenatrice Maria Chiara Milardi. Mezzi fisici unici ed una bellissima corsa hanno fatto brillare gli occhi al compianto Andrea Milardi, uno che ha sempre creduto in lei e nei suoi mezzi. I primi buoni risultati arrivano quasi subito ma è nel 2015 l’anno che si mette più in mostra, andando sul podio dei campionati italiani assoluti dietro la primatista italiana di specialità, la “panterita” Libania Grenot, staccando il pass per il campionato mondiale di Pechino dove gareggerà nella staffetta del miglio azzurra.

La “gazzella”, questo il suo soprannome tra le mura del campo scuola di Rieti ha trovato una figura importante durante il suo cammino olimpico, il suo ragazzo Matteo Galvan, che nel 2013 si trasferì a Rieti per allenarsi nel gruppo di Maria Chiara Milardi. Un percorso comune il loro fatto di fatica e di tanti sacrifici ma che li ha portati a partecipare entrambi alla loro prima olimpiade.

Sarà dura accedere alle semifinali. La Chigbolu dovrà correre sotto il tempo del suo personale fatto nel 2015 (51.67) per sperare nel passaggio del turno. 
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