Rieti, Urbani punta al podio
nella Coppa del Mediterraneo
Fergnani tiene alto l'onore in "rosa"

Elena Fergnani
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 11 Agosto 2016, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 08:35
RIETI - La pista nord, per il decollo verso il sud dell'aeroporto, è sempre stato il tema della discordia al Ciuffelli. Nel corso degli anni, campioni mondiali e semplici piloti hanno giurato che mai più sarebbero tornati a volare a Rieti, se durante giornate come quella di ieri - con venti intorno ai 15 nodi provenienti da sud - fosse stata nuovamente presa la decisione di cancellare la giornata di volo, anziché tentare i decolli dalla pista nord. Un compromesso mai accettato dalla direttrice di gara della Coppa Internazionale del Mediterraneo, Franca Vorano - l'unica figura, sul campo della competizione reatina, autorizzata a poter avvallare una scelta del genere - per il timore legato al volteggiare degli alianti sopra i tetti della città a sud dell'aeroporto; l'unica alternativa restava così, ogni volta, annullare la giornata di volo. Ieri, la decisione del nuovo direttore di gara della Cim, Aldo Cernezzi, che ha rovesciato l'abitudine consolidata da anni, autorizzando con molte precauzioni il decollo dalla pista nord: una scelta non priva di problemi, se alle 16 ancora proseguivano gli ultimi decolli, mente alla fine diversi alianti sono rimasti a terra - soprattutto i 20 Metri e i più pesanti della classe Libera - impossibilitati a trovare una giusta quota che consentisse loro di tenersi alti dai tetti della città. Nei ricordi di chi vive il Ciuffelli tutti i giorni da anni, decisioni del genere non hanno molti precedenti, e quasi sempre in occasioni internazionali: i decolli da nord furono autorizzati durante i Mondiali di Rieti '85, quando Leonardo Brigliadori fu l'azzurro campione del mondo in classe Standard, oppure durante gli altri due eventi iridati, quelli Juniores del 2007 e i secondi del 2008.
 
MEDIE ORARIE DA CAPOGIRO
Ma alla fine, per chi è riuscito a decollare - quasi tutti gli alianti schierati - la giornata si è rivelata forse persino più bella di una classica reatina: il vento da sud-ovest ha permesso ai volovelisti in gara al Ciuffelli di volare alti, dritti e veloci, con una forte dinamica e senza mai fermarsi a salire nelle termiche, circondati da convergenze e onde. A spiegarlo meglio, sono le medie orarie di 147 km/h raggiunte da Luca De Marchi nella 15 Metri e i 152 km/h di Alexander Müller - che scippa il primo posto di giornata persino all'immobile Michael Sommer - e Alberto Sironi, entrambi in classe Open.

ULTIMO GIORNO DI GARA
Il penultimo giorno di gara, prima del rush finale di oggi, non cambia troppo le carte in tavola: nel campionato italiano della 15 Metri, il medico reatino Luca Urbani vede finalmente confermato il terzo posto sul podio generale di classe, sperando nella medaglia alle premiazioni di questa sera; davanti a lui, Thomas Gostner è ormai troppo lontano, e neanche Luca De Marchi appare più abbordabile, quasi vicinissimo a Gostner.

ELENA FERGNANI, PROMESSA ROSA DEL VOLO A VELA
"E' andata abbastanza male: un errore di valutazione mi ha fatto perdere tantissimo tempo, e così ho regalato punti ai miei diretti inseguitori". Ieri, in classe Club, Franco Poletti pensava di aver affondato in un colpo solo intere giornate di solitudine in cima alla classifica, ma in realtà è vivo e vegeto, distante solo venti punti da Elena Fergnani (nella foto), la 28enne ferrarese con le ali, già quattro partecipazioni ai campionati del mondo femminili, giunta a Rieti insieme a papà Michele - nel frattempo costretto ad abbandonare la gara per impegni personali - e il 31enne fratello Nicola, di scena al Ciuffelli nello Spaghetti Gliding del 2006 e ai Mondiali Juniores 2007. Durante i primi giorni di Coppa del Mediterraneo, neanche la Fergnani sapeva come se la sarebbe cavata nel volo di montagna, molto più abituata alla pianura: "Le pianure sono comunque tutte diverse, e a Calcinate ed Alzate le montagne sono abbastanza toste, ma hai il vantaggio di conoscerle: qui a Rieti, invece, ancora no". Nel 2014, i Mondiali di Räyskälä, in Finlandia, li affrontò a bordo un 20 Metri Discus insieme al direttore di gara della Cim di Rieti 2016, Aldo Cernezzi; ma l'unica vera coppia, per Elena Fergnani, è quella con il fratello Nicola: "Se non ci coordinassimo e non volassimo insieme, non otterremmo mai da soli determinati risultati" spiega la Fergnani, 800 ore di volo circa in classe Club (900 per Nicola), che il suo campionato di Promozione lo superò a Rieti, nel 2008, volando da quando aveva sedici anni, passionaccia per l'aliante attaccata da papà Michele a Nicola ed Elena. "Ma non sono io che volo bene, è la classe Club di quest'anno che è povera di partecipanti (6 in tutto) - si schernisce la Fergnani - E così per la squadra femminile di volo a vela: se partecipo soltanto io ai Mondiali, è perché non ci sono altre persone disponibili da poter inviare". Le quote rosa del volo a vela italiano hanno appena cominciato il decollo.

Task e classifiche di gara all'indirizzo: http://www.soaringspot.com/en_gb/coppa-internazionale-del-mediterraneo-rieti-2016/
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