Lega, i segreti della cartella The Family
le multe del Trota, i bonifici di Bossi

La cartella
di Sara Menafra
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Giovedì 12 Aprile 2012, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 01:30

ROMA - Si scusato col suo popolo a nome dei figli, Umberto Bossi. Confessando con gli occhi lucidi quanto l’ha addolorato scoprire che pagassero spese personali coi soldi della Lega. Eppure nella cartellina di circa 100 pagine che il tesoriere Belsito aveva sarcasticamente intitolato The Family, e che contiene fatture per i figli e le famose multe di Renzo, saltano immediatamente all’occhio i pagamenti intestati direttamente al leader padano, raccolti un po’ alla rinfusa in una sottocartella con su scritto «Umberto».

LE CARTE

All’interno del fascicolo c’è un po’ di tutto. Una fattura del dentista di Gallarate che nel 2009 ha curato il Bossi per un totale di 1.500 euro. E, firmati direttamente dal leader, due bonifici alla moglie Manuela per un totale di 9mila euro che partono dal conto del partito presso la Camera dei deputati: uno di 5mila euro il 21 aprile 2010 e uno da 4mila il 13 ottobre. C’è poi uno strano estratto conto dello stesso Bossi che al 2009 è in rosso per 46.805,03 euro. Ma poi, Belsito infila nella cartellina un foglietto scritto a mano: stessa cifra di saldo negativo e accanto a penna un «ok» come se quel buco fosse stato miracolosamente saldato.

Nella cartella «Umberto» seguono un po’ di spese varie. Il fiscalista che ha presentato le dichiarazioni dei redditi 2007 e 2008 chiedendo in tutto 605 euro. Lo stesso uomo, dottor Marabiso, che in un’altra sottocartella riceve e probabilmente paga l’elenco delle multe di Renzo. La polizza assicurativa 2010 per la casa di Gemonio (totale 779 euro) e la fattura dell’impresa che ha impermeabilizzato il terrazzo della stessa abitazione. Poi una mail con allegata una fattura per la scuola Bosina, sempre della moglie Manuela. Nelle poche righe di accompagnamento, la segretaria scrive al gestore della scuola: «Ti allego i documenti, lei è già al corrente di tutto». Segue una dichiarazione F24 per l’Ici 2010, sempre diretta alla scuola Bosina e da pagare «entro il 16 giugno». Il 14 luglio 2010 Belsito un’altra operazione strana. Paga a nome del leader le imposte previste dal Modello unico dell’agenzia delle entrate per 1.300 euro e, allo stesso giorno, intesta a se medesimo un assegno da 2mila euro. Gli ultimi due fogli contenuti nella cartellina Umberto sembrano essere una specie di promemoria che l’ex tesoriere ha tenuto per se: il buco saldato, un’indicazione «scudo fiscale», poi «campagna elettorale» e «cartella Fincantieri: cosa devo fare?!!».

E’ possibile che alcuni di questi conti siano stati successivamente rimborsati da Umberto Bossi o dai suoi familiari, ma di una eventuale operazione di questo tipo non c’è traccia. Piuttosto, nel resto del fascicolo The family, sequestrato dai carabinieri del Noe per ordine delle procure di Napoli e Milano, conti del partito e conti privati si scambiano di continuo. Le ricevute per la macchina di Renzo Bossi sono contenute in una cartellina della Presidenza del consiglio dei ministri. La carta intestata della Lega Nord serve a gestire l’acquisto e l’intestazione dell’Audi A6 che Renzo Bossi userà per se stesso ma che è intestata alla Lega Nord sebbene la destinazione sia «uso privato» (il partito paga anche l’assicurazione).

Sempre la Lega si occupa di saldare la fattura delle spese sanitarie di Sirio Bossi, il più piccolo dei figli del Senatur: 9.900 euro a luglio scorso da «Lega Nord Federale» alla clinica in provincia di Varese che si è occupata dell’operazione al naso e di tutte le cure successive. Sono i fax della presidenza del consiglio dei ministri - sempre con carta intestata - dove Belsito ha lavorato a lungo, che inviano a nord le multe di Renzo: una lunga collezione che comprende infrazioni a Bologna, Milano, Modena, Rovigo, Vicenza, Padova, la varesotta Vergiate, tutte nello sfortunato autunno 2010, tra settembre e ottobre. I motivi sono i più diversi, dall’eccesso di velocità in autostrada al transito in centro storico al parcheggio sul marciapiede. Qualche volta Belsito appunta a mano il motivo della trasferta: festa Lega Nord Ferrara, Bologna, Schio. Sotto ad una contravvenzione tra le altre qualcuno ha appuntato a mano un appunto: «Pranzo con dott. Panini, Rosy Mauro e Angelo Alessandri (probabilmente il segretario della Lega Nord dell’Emilia Romagna ndr) a Modena: 165 euro».

Negli uffici di Belsito i carabinieri hanno sequestrato anche altro materiale, tutto conservato in cassaforte in cartelline apparentemente simili tra loro che in questi giorni vengono aperte e analizzate. Dal mucchio sono spuntati assegni quasi 80mila euro senza intestazione, tabulati telefonici intestati allo stesso Belsito e ad altri numeri ancora da identificare. Tutto questo materiale è stato inviato dalla procura di Napoli al procuratore regionale campano della Corte dei conti, Tommaso Cottone. Sarà lui a valutare l’eventuale danno erariale e a disporre una eventuale azione di responsabilità nei confronti del partito padano.

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