Roma, blitz Gdf al dopolavoro Atac: accertamenti su bar e mense. Nel mirino anche permessi sindacali

Roma, blitz Gdf al dopolavoro Atac: accertamenti su bar e mense. Nel mirino anche permessi sindacali
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Giovedì 21 Luglio 2016, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 19:07
Costi milionari in Atac per i servizi di mensa e bar aziendale. Cifre a sei zeri su cui ora la Procura di Roma vuole fare chiarezza e accelera nella nuova indagine avviata sulla società di mobilità pubblica e sulla gestione di una serie di appalti. Perquisizioni sono state svolte dagli uomini della Guardia di Finanza nelle sedi del Dopolavoro Atac con l'acquisizione di una serie di documenti.

L'inchiesta, coordinata dal sostituto Nicola Maiorano, mira a far luce sui rapporti economici e contrattuali tra Atac e l'associazione dopolavoro. Al momento il fascicolo è contro ignoti ma si ipotizza il reato di dichiarazione infedele di reddito. Obiettivo di chi indaga è ricostruire i flussi finanziari che hanno portato l'azienda romana di trasporto pubblico a spendere circa 4 milioni di euro per il servizio di mensa e bar aziendale. Le perquisizioni sono legate anche ai documenti che il 25 maggio scorso il dg di Atac, Marco Rettighieri ha consegnato al capo della Procura di Roma Giuseppe Pignatone. Si tratta di una seri di atti relativi ai «distacchi sindacali del personale, la gestione del dopolavoro e la fornitura di gomme per i bus».

Il dossier consegnato a piazzale Clodio è il risultato di indagini interne che avrebbero rilevato irregolarità nei tre settori. In sostanza nelle carte all'attenzione dei pm si fa riferimento alla «gestione dei dopolavoro e delle mense Atac senza controllo da parte di imprese costituite da sindacalisti, un contratto per la fornitura delle gomme dal valore di 8 milioni di euro ma che Atac invece paga il doppio, 16 milioni di euro, e di distacchi aziendali non autorizzati».

La magistratura intende, inoltre, effettuare indagini anche sulla gestione di altri capitoli di spesa dell'azienda a cominciare proprio dai permessi sindacali. Su questo punto i pm di piazzale Clodio puntano ad accertare se siano stati compiuti illeciti con la concessione di 'via libera' retribuiti per un numero di ore eccedenti rispetto a quelle previste. Secondo una stima della stessa Atac, nel 2015 il costo dei permessi sindacali retribuiti sostenuto dall'azienda è stato di circa 4,3 milioni mentre nei primi 4 mesi del 2016 ha superato il milione e mezzo. Un luglio nero per le aziende di trasporto romane che pochi giorni fa, l'11 luglio, sono state interessate da altre perquisizioni legate all'inchiesta sugli appalti per la Metro C.

Il filone di indagine è quello che vede indagate, per il reato di truffa aggravata ai danni di enti pubblici, 13 persone tra ex amministratori locali, dirigenti dell'epoca di Roma Metropolitane e vertici di Metro C.
Indagati l'ex assessore alla mobilità della Giunta Marino, Guido Improta, e l'ex dirigente del ministero dei Trasporti, Ercole Incalza
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