Fragiacomo lancia il "live action": dal 12 luglio i "ricordi" dei clienti diventano storia

Fragiacomo lancia il "live action": dal 12 luglio i "ricordi" dei clienti diventano storia
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Lunedì 11 Luglio 2016, 19:08 - Ultimo aggiornamento: 13 Luglio, 20:27
Parte dalla capitale, nei giorni di Altaroma, il “live action” per la ricostruzione dell’archivio di Fragiacomo. Un innovativo progetto di ricerca, selezione e catalogazione per il quale il leggendario marchio di calzature, acquisito di recente dalla famiglia Pozzi Chiesa, chiede la collaborazione delle migliaia di appassionati che, dalla metà del Novecento ad oggi, ne sono stati clienti. Calzature, ma anche fotografie, ordini filmati amatoriali. Ogni singolo oggetto o documento può rivelarsi prezioso, oltre che motivo di orgoglio per chi accetterà di cederlo o anche e solo di prestarlo per attività di ricerca, mostre, eventi e pubblicazioni. Quello di Fragiacomo sarà dunque il primo esempio di archivio diffuso, fondato grazie al supporto di chi l’ha comprato negli anni, dei loro eredi o degli appassionati. Solo grazie a loro, infatti, sarà possibile ricostituire un patrimonio di eccellenza artigianale e creativa, che proprio quest’anno festeggia i 60 anni dalla fondazione.

Per una settimana, dal 12 al 18 luglio, dalle 10 alle 19, la nuova boutique Fragiacomo di via delle Carrozze 32, a due passi dall’affaccio originario su via dei Condotti ripreso in tanti film e documentari d’epoca, raccoglierà dunque, grazie a uno speciale desk, calzature, fotografie originali, ricevute, ordini o qualunque altro materiale relativo a Fragiacomo. Un team di esperti, giovani ricercatori dell’università di Roma “La Sapienza”, raccoglierà il materiale, rilasciando ricevuta di presa in consegna e coinvolgendo il prestatore in una serie di attività di valorizzazione del suo contributo - interviste, fotografie e filmati - offrendo un souvenir per l’importante ruolo svolto. Il materiale raccolto verrà ulteriormente selezionato da Fragiacomo, dalla curatrice del progetto, Fabiana Giacomotti, firma del costume e docente di linguaggi della moda della Sapienza, e da un pool di esperti delle associazioni calzaturiere e della stampa di settore.
I prestatori verranno quindi ricontattati per l’eventuale acquisto delle calzature o delle immagini, ma anche per verificare la loro disponibilità a prestare i loro tesori in occasione di mostre ed eventi. “Per noi, l’acquisizione di Fragiacomo è stata motivata innanzitutto dall’affezione: la nostra nonna possiede una vasta collezione di calzature, che naturalmente non ci cederà mai“ dicono con un sorriso Federico e Massimo Pozzi Chiesa, i nuovi, giovani proprietari del marchio. “Per questo, siamo felici di poter ricostituire l’archivio, un passo indispensabile per il suo rilancio, grazie a chi vorrà sostenerci in questa impresa”.


«E’ molto interessante assistere alla ricostruzione dell’archivio Fragiacomo, un brand fra i più rappresentativi dello shoewear italiano. Un progetto che si innesta alla perfezione con la mission di Altaroma, sempre più attenta a regole, tecniche e codici dell’alta moda, rispettando e mantenendo vivo il necessario coesistere fra tradizione e innovazione, tutto all’insegna del Made in Italy», dichiara Silvia Venturini Fendi, presidente di Altaroma. Dopo Roma, nella stessa iniziativa verrà coinvolta la boutique di Milano, e quindi, in una speciale location, Torino, dove un tempo sorgeva la terza boutique Fragiacomo e dove, non escludono i fratelli Pozzi Chiesa, in un prossimo futuro potrebbe essere riaperta. Sul sito di Fragiacomo (www.fragiacomoshoes.com) verrà inoltre attivata una “social call for action”, con un invito a chiunque, nel mondo, possieda una calzatura Fragiacomo, a fotografarla, o a fotografarsi mentre la indossa, e a caricarla sugli account IG e FB del marchio.
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