Usa choc, un altro nero ucciso dai poliziotti: il video choc su Facebook

Philando Castile, ucciso dalla polizia
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Giovedì 7 Luglio 2016, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 07:53

A meno di 48 ore da quando un agente ha freddato l'afroamericano Alton Sterling a Baton Rouge, in Louisiana, un altro giovane di colore è morto per mano di un poliziotto, questa volta a Falcon Heights, un sobborgo di St. Paul, in Minnesota. Le due sparatorie, entrambe finite sulle reti sociali, hanno scosso il Paese e «profondamente turbato» il presidente Barack Obama: il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest, parlando dall'Air Force One, ha spiegato che la divisione tra le forze dell'ordine locali e le molte comunità che devono essere protette non deve diventare la nuova normalità. Ma il clima tra i gruppi afroamericani e la polizia è tesissimo. L'ultima vittima si chiamava Philando Castile, 32 anni, ed è stato ucciso nella sua auto dopo essere stato fermato ad un semaforo da una volante per un banale controllo, mentre era con la fidanzata e la figlioletta di lei.

A rendere ancora più drammatica la vicenda è il video shock della donna, di nome Diamond Reynolds, che ha mostrato in diretta streaming gli ultimi istanti di vita di Castile. Nel filmato di quasi 10 minuti, postato sull'account Facebook di Reynolds e poi eliminato dal social network per i contenuti troppo cruenti ma nel frattempo diventato virale, si vede il 32enne - che lavorava come responsabile alla mensa della St. Paul's J.J. Hill School - in un lago di sangue. Mentre la fidanzata, costretta a rimanere immobile con le mani in vista, urla che un agente ha appena sparato «quattro o cinque colpi» al compagno. «Per favore non mi dica che è morto. La prego non mi dica che il mio ragazzo se n'é appena andato in quel modo», implora.

La donna poi spiega che Castile, fermato per un controllo, aveva detto di avere la licenza per avere un'arma e stava estraendo il documento dalla tasca quando il poliziotto ha aperto il fuoco. Intanto di ora in ora monta la protesta: il governatore del Minnesota Mark Dayton, che ha chiesto di aprire un'indagine federale sul caso, è stato portato via per motivi di sicurezza dopo che centinaia di persone si sono riunite nella notte davanti alla sua residenza, per manifestare contro l'uccisione del giovane.


 

 

«Era un nero nel posto sbagliato», ha detto da parte sua la madre del 32enne ucciso alla Cnn. «Non era un delinquente, e so che non si è comportato in alcun modo che facesse sentire il poliziotto in pericolo», ha dichiarato Valerie Castile, accusando le forze dell'ordine di portare avanti una «guerra silenziosa contro gli afroamericani». Intanto emergono nuovi dettagli sull'uccisione di Alton Sterling da parte di un agente a Baton Rouge. Secondo quanto ha dichiarato un funzionario delle forze dell'ordine ai media statunitensi, la chiamata al 911 (il pronto intervento Usa) che ha portato all'intervento della polizia è stata effettuata da un senzatetto che si sarebbe avvicinato all'uomo fuori dal minimarket Triple S Food Mart più volte chiedendogli l'elemosina. A quel punto il giovane avrebbe estratto la sua pistola puntandola contro il barbone, che ha chiamato la polizia. Dalle immagini finora disponibili, comunque, non sembra che Sterling rappresentasse una minaccia quando è stato ucciso dall'agente dopo essere stato bloccato a terra.

Sia in Louisiana che in Minnesota è stato un video girato da un testimone a portare alla ribalta la violenza apparentemente ingiustificata da parte delle forze dell'ordine. E sono molti i casi di questo genere, come quelli che hanno reso noti gli episodi della morte di Michael Brown a Ferguson, Missouri, del 12enne Tamir Rice a Cleveland, Ohio, di Laquan McDonald a Chicago e di Freddie Gray a Baltimora, Maryland.
 

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