Lettere, appunti e tanto materiale inedito firmato anche Benito Mussolini: si annuncia interessante la raccolta di cimeli che la casa Minerva Auctions metterà in vendita domani a Roma nella splendida cornice di Palazzo Odescalchi. A finire all’asta, sarà un intero archivio cartaceo, quello privato del gerarca fascista Luigi Federzoni, già presidente del Senato, dal 1929 al 1939, dell’Accademia d'Italia e dell’Istituto Treccani.
Tra i pezzi più prestigiosi della collezione, in virtù di una stima che si aggira intorno ai 25-30 mila euro, menzione d’obbligo per il verbale manoscritto originale della riunione con cui, nella notte tra il 24 e il 25 luglio del 1943, il Gran consiglio del fascismo portò alla caduta del regime, alle dimissioni di Mussolini e al suo arresto a villa Ada dopo il colloquio con Vittorio Emanuele III.Si tratta, per la precisione, di ben 22 cartelle redatte da Annio Bignardi e dallo stesso Federzoni, presenti alla seduta, e integrate da alcuni interventi trasmessi proprio all’ex inquilino di Palazzo Madama.
In second’ordine rispetto a questo storico e importante documento, spiccano poi alcune missive inviate o ricevute da Mussolini: tra le tante, quella del 1925 con cui il Duce invitava Roberto Farinacci a non dare impressione nei suoi discorsi che il regime fascista fosse in pericolo e volesse ricorrere al terrore e un’altra, datata 1931 e spedita a tutti i ministri del Regno, con l’ordine di eliminare la formula “di concerto con il capo del Governo” nei provvedimenti emanati dai vari dicasteri.
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