Gran Sasso Institute, la Giannini
benedice nuova sede e promozione

Il baciamano del sindaco al ministro Giannini (Foto Vitturini)
di Stefano Dascoli
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Venerdì 24 Giugno 2016, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 11:00

L'AQUILA - Il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, ha voluto suggellare ieri con la sua presenza in città la seconda in poco tempo una giornata molto importante per il Gran Sasso Science Institute, quella in cui la scuola di dottorato è diventata ufficialmente Università e si è allargata all'ex Gil, di proprietà della Regione, per il tramite di un'apposita convenzione. Si chiude così un percorso avviato nel 2012, quando il Gssi nacque su impulso dell'Ocse, dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare, della Regione. Ad oggi, con i suoi 120 dottorandi di cui il 50% proveniente dall'estero, è l'Università più internazionalizzata d'Italia.

LA VISITA - La Giannini, in elegantissimo tailleur bianco panna, è arrivata ieri puntualissima al Gssi, intorno alle 16: «Proprio oggi (ieri, ndr) è in Gazzetta ufficiale (il ministro ne ha donato copia originale, ndr) la stabilizzazione grazie a un emendamento governativo inserito nella legge di Stabilità 2015 e al finanziamento che fino al 2018 dà la garanzia del sostegno economico e struttura questa alta scuola di formazione scientifica multidisciplinare insieme alle altre già note del Paese, la Normale, il Sant'Anna, la Sissa. Un grande risultato: un centro internazionale in cui la metà degli studenti è straniera, con una percentuale destinata a crescere ancora a testimonianza della qualità del progetto scientifico e dell'attrattività. Il fatto che stia all'Aquila è un segnale importante, un investimento del Governo, una politica molto chiara. Eravamo venuti con il presidente Renzi in visita ai laboratori del Gran Sasso, che sono la struttura di riferimento più vicina: si crea un sistema della conoscenza e dell'alta formazione in un territorio che deve ripartire da qui. E' la scommessa per il futuro».

IL DIBATTITO - La Giannini ha poi visitato la sede, prima di benedire la firma della convenzione per l'utilizzo dei locali ex Gil, quelli nel complesso dell'Emiciclo, a pochi metri, con un accordo per sei anni rinnovabili. Lì andranno uffici amministrativi e Rettorato una volta terminati i lavori, la prossima estate; nell'attuale sede resterà tutta la parte didattica. Al tavolo c'erano il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, con il direttore del Gssi, Eugenio Coccia. Entrambi, ovviamente, hanno manifesto grande soddisfazione. Per quanto concerne la stabilizzazione, lo stanziamento del governo prevede 3 milioni di euro all'anno per il prossimo triennio, e altri 6 di delibera Cipe. Quindi 27 milioni in totale. Durante il dibattito che è seguito alla firma, il sindaco Massimo Cialente ha sottolineato il raggiungimento dell'obiettivo «affatto scontato» e ha confermato l'idea di fare dell'Aquila «una delle prime 50-70 città d'Europa». Il vice presidente della giunta regionale, Giovanni Lolli, ha evidenziato un passaggio non di poco conto: «Sento dire che una crescita del Gssi penalizzerebbe l'Università.

L'Università è invece il cuore pulsante di questa iniziativa». La senatrice Stefania Pezzopane ha ricordato il dibattito in aula al Senato sulla stabilizzazione del Gssi, etichettando l'intervento contrario della senatrice Blundo (mai citata) come «maligne infiltrazioni».

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