Migranti, 117 corpi reuperati in Libia. Naufragio a sud di Creta: centinaia di persone in mare

Migranti, 117 corpi reuperati in Libia. Naufragio a sud di Creta: centinaia di persone in mare
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Venerdì 3 Giugno 2016, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 10:28

Ancora stragi in mare. I corpi di 117 migranti annegati, tra cui quelli di 70 donne e cinque bambini, sono stati recuperati da ieri su spiagge nell'ovest della Libia e le operazioni di recupero proseguono: lo ha riferito oggi all'agenzia Ansa il portavoce della Mezzaluna rossa libica, Mohamed Misrati.

In grecia invece un barcone che trasportava, secondo le stime della polizia portuale, «centinaia» di migranti è affondato al largo di Creta. «Il numero di persone in pericolo potrebbe aggirarsi nelle centinaia», ha affermato il portavoce della polizia portuale. «Ci sono persone in acqua». Per ora salvate 302 persone, 3 corpi trovati.

Il barcone lungo 25 metri sarebbe per metà affondato, la segnalazione è arrivata tramite un battello che passava 75 miglia a sud di Creta. La polizia greca ha inviato sul posto due navi pattuglia, un aereo e un elicottero. Si ritiene che la barca dei migranti stesse tentando di far rotta verso l'Italia. Negli ultimi giorni sono sbarcati a Creta 220 migranti. 

È stato un mercantile italiano - spiega la Guardia Costiera - ad avvistare l'imbarcazione a sud di Creta alle 17.15 di ieri. La nave ha riferito dell'avvistamento «di un battello con numerosi migranti a bordo in prossimità del limite delle aree di Ricerca e soccorso marittimo (SAR) egiziane e greche». «Alle ore 7.20 odierne - si precisa in una nota - una delle unità mercantili presente in prossimità dell'unità in difficoltà, riportava il capovolgimento dell'imbarcazione. Sono in corso a cura dell'Autorità greche le operazioni di soccorso».

La comunicazione giunta ieri dal mercantile - riferisce la Guardia Costiera - «è stata tempestivamente inoltrata alle autorità SAR del Cairo e del Pireo. L'Autorità egiziana non ha assunto il coordinamento ritenendo la posizione dell'imbarcazione fuori dalla propria area di responsabilità. Si sollecitava, pertanto, l'Autorità greca, ad assumere il coordinamento delle operazioni». «Questo Centro nazionale di soccorso marittimo (IMRCC ROMA),
contestualmente, diramava un messaggio satellitare a tutte le navi in transito per prestare assistenza all'imbarcazione in difficoltà, a seguito del quale quattro navi - prosegue - dirigevano sul punto. Le Autorità greche hanno assunto il coordinamento delle operazioni».





 

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