Il gaetano Cristiano Ciccone premiato come miglior
sound designer al Web Festival di Los Angeles

L'ingegnere gaetano Cristiano Ciccone
di Andrea Gionti
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Maggio 2016, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 20:01
GAETA - Un premio prestigioso che conferma il talento di Cristiano Ciccone, classe 1983, nato e cresciuto a Gaeta, ingegnere del suono e fonico di mix, insignito negli Stati Uniti del premio come miglior sound designer al Web Festival di Los Angeles per la serie italiana “Innumerevoli ombre” del giovane regista Antonio Micciulli, che aveva ottenuto ben tre nomination (sound design/musiche/fotografie). Un riconoscimento che amplifica la crescita dell’apprezzato collaboratore di registi di fama internazionale come Ferzan Ozpetek, Sergio Castellitto e Bernardo Bertolucci, che, dopo la laurea con il massimo dei voti a Roma, ha conseguito un master negli Stati Uniti. Dopo l’avventura americana è tornato in Italia lavorando con Technicolor, Paramount, Disney, Netflix , Discovery e Sky. Dal 2010 poi Pro Tools Operator e Game Audio Operator per Studio 16 di Roma e nel 2009 foley editor e recording per gli studi cinematografici FonoRoma. Da qualche anno Cristiano Ciccone è impegnato anche nella formazione di giovani fonici come docente presso la Vigamus Academy e nella scuola di alta specializzazione “Percorsi Audio” di Acquapendente nel Viterbese. Il suo ultimo impegno lavorativo la collaborazione con il regista Renzo Martinelli nel film appena uscito nelle sale cinematografiche “Ustica”. Attualmente vive a Roma, dove svolge il lavoro di re-recording mix (nel gergo tecnico anche fonico di mix) per progetti cinematografici e televisivi. Il premio ricevuto in California è riservato alla web serie e riferito al lavoro svolto come sound design, ovvero creatore di effetti ed atmosfere ricreate attraverso il sonoro. “Eravamo candidati anche come miglior colonna sonora per la stessa serie insieme a Paolo Bellipanni, altro ragazzo di Gaeta. Sono molto fiero di questo riconoscimento, sopratutto in un momento in cui insieme a molti miei colleghi ci stiamo battendo per avere gli stessi diritti in Italia, sopratutto all’interno di istituzioni come il David di Donatello in cui non si riconosce nessun premio a tutti i dipartimenti che lavorano l’audio di post produzione. Spero che qualcuno si renda conto e ci vengano riconosciuti, come all’estero, meriti e premi anche nel nostro Paese, dove c’è molta sottovalutazione. Comunque una bella soddisfazione per me e per tutta la squadra che ha lavorato a questo progetto e soprattutto per il regista Antonio Micciulli”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA