La strada più pericolosa del mondo è in Bolivia: ecco la via della morte

di Francesca Spanò
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Lunedì 14 Marzo 2016, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 16:55
Il suo soprannome “via della morte” non fa certo star tranquilli ed è piuttosto chiaro. In Bolivia, la via degli Yungas, o Camino de la Muerte, resta la strada più pericolosa del mondo. Lunga 56 chilometri unisce La Paz a Coroico. Il motivo di tanto rischio tra gli automobilisti, sarebbe legato soprattutto al fondo sterrato, ma non solo. Se da un lato si nota un burrone da brivido, dall’altro le pendenze esagerate non mancano e, ancora, ci si muove costantemente con la parete della montagna accanto. A completare il difficile quadro, la costante presenza di nebbia fitta.

Partendo da La Paz, si intraprende un percorso che arriva a 3640 metri di altezza, sale fino a 4650 e poi scende a 1525 metri. La differenza è talmente tanta che si cambia anche microclima. Dal freddo, al caldo umido il cambiamento è importante. Dall’altopiano alle foreste, differenti i paesaggi e l'abbigliamento.

C’è stato un periodo in cui arrivavano a morire fino a 300 persone ogni anno perché uscivano improvvisamente di strada o il terreno cedeva. Oggi, le attenzioni e i controlli sono maggiori, ma la strage che ha avuto nel tempo come principale teatro il luogo, si nota nelle tante croci a ricordo delle vittime. Solo il 24 luglio del 1983, un tragico incidente uccise più di cento persone. Il peggiore che la Bolivia ricordi. Questo però più che terrorizzare, ha incuriosito i turisti che non vogliono perdere l’attrazione locale. Ancora di più i cicloturisti, anche perché la forte inclinazione permette loro di provare l’abilità acquisita sulle due ruote. In ogni caso, per chi vuole spostarsi senza problemi, di recente è stata aperta una strada secondaria più sicura.

La costruzione della via più pericolosa del mondo, risale agli anni Trenta del XX secolo e della realizzazione se ne occuparono i paraguaiani prigionieri nel corso della guerra del Chaco. Serviva come punto di collegamento tra la capitale e l’Amazzonia boliviana.

Le regole di sicurezza, comunque, sono oggi molto rigide. Dal 1990 bisogna sempre tenere la sinistra quando si guida, a differenza delle altre strade del Paese. In tal modo, chi arriva in senso contrario, può accorgersi prima di eventuali dirupi. 
 
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