L’idea è partita dalla Stazione Termini, dove si trovano gli uffici di Luiss Enlabs, conosciuto in tutta Italia per fare da acceleratore ad alcune delle startup più interessanti del panorama nazionale. Ha deciso, per ripulire tutta la zona, di chiedere aiuto a Retake, movimento apolitico impegnato da anni a risvegliare il senso civico dei romani e che ogni settimana organizza appuntamenti in alcuni punti della città per cancellare le scritte dai muri, raccogliere le cartacce, spazzare per terra. Ma mai è stato tentato un esperimento come quello in programma il prossimo marzo.
Anche chi non potrà scendere in piazza quel giorno potrà contribuire alla buona riuscita dell’evento. L’iniziativa infatti è finanziata attraverso la piattaforma di crowdfunding Windforfund, fornita dalla Wind, che è uno degli sponsor. Chiunque è interessato può mettere a disposizione dei fondi per la realizzazione della campagna. Il denaro raccolto sarà poi utilizzato per l’acquisto di ramazze, cere, vernici protettive, sapone e quant’altro servirà per ripulire alcuni punti della città. Finora sono state individuate le zone di Piazza Indipendenza, Viale Luigi Einaudi, Piazza Vittorio Emanuele II, la Stazione Termini, Piazza di Porta Maggiore e Ostia, anche se il programma potrebbe subire delle variazioni.
«Il nostro lavoro è quello di accelerare startup – ci ha detto Luigi Capello, fondatore di Luiss Enblabs – per cui abbiamo deciso di aiutare Retake ad avere una maggiore visibilità. Insieme speriamo di sensibilizzare tutti i cittadini, che hanno a cuore questa città. Dobbiamo rimboccarci le maniche, perché è con le piccole cose che si fanno grandi cose».
L’obiettivo è ambizioso: far scendere in piazza diecimila persone per ridare bellezza alla Città Eterna. Secondo Virginia Vitalone di Retake Roma, «dobbiamo smettere di lamentarci e cominciare a fare. Tutti i cittadini devono campire che Roma può cambiare se prima loro cominciano a mettersi in discussione. WakeUpRoma è un progetto dalla valenza simbolica, che dovrebbe essere applicato tutti i giorni per rendere la città più vivibile. Noi ci crediamo».
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