TRATTATIVA SU DUE LIVELLI
L'incontro di ieri si è dipanato su due livelli: gli stipendi assenti da settembre e i versamenti alla Cassa edile, mancanti invece da giugno. Per i primi, la Tecnis (l'azienda che a Micigliano detiene l'appalto di costruzione del tratto della Salaria per Ascoli) ha fornito ampie garanzie. Già ieri pomeriggio dovrebbero (il condizionale è d'obbligo in queste situazioni) essere partiti i bonifici delle retribuzioni di novembre, mentre per dicembre bisognerà attendere l'inizio della prossima settimana. Più complicato ottenere i versamenti di settembre e ottobre che la Tecnis ha già inserito nel piano di ristrutturazione del debito presentato al Tribunale di Catania. I rappresentanti aziendali hanno però garantito la presentazione della domanda di svincolo delle somme e, per metà febbraio, è attesa dalla Sicilia una risposta.
CASSA EDILE
Per quanto riguarda i versamenti alla Cassa edile, è stata l'Anas ad entrare in scena, su precisa sollecitazione dei rappresentanti sindacali, Giuseppe Zapparello per la Cisl, Simone Di Marco della Cgil e Giuliano Simonetti della Uil. L'Anas si è quindi impegnata a surrogare i mancanti versamenti alla Cassa edile, evasi da giugno e già oggi i legali della spa si dovrebbero (anche qui il condizionale è d'obbligo) attivare per sbloccare le procedure e, soprattutto, le somme necessarie all'effettuazione dei mancati versati alla Cassa edile. Per verificare l'attuazione degli impegni di ognuno, le parti si troveranno alla Direzione territoriale del lavoro il prossimo 11 febbraio. «Le assicurazioni giunte - spiegava Zapparello della Cisl, al termine dell'incontro di ieri pomeriggio - lasciano margini di speranza. Il senso di responsabilità dei lavoratori ha poi fatto il resto. Domani mattina (oggi per chi legge, ndr) i lavori a Micigliano riprenderanno. Restiamo vigili, in attesa di precisi risocnri. Ecco il motivo per il quale lo stato di agitazione non è stato revocato».
M.Be.
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