Raid razzisti a Roma, «regia aggressioni in una sezione di Forza Nuova»

Raid razzisti a Roma, «regia aggressioni in una sezione di Forza Nuova»
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Giovedì 14 Gennaio 2016, 15:09 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 08:58
Rientravano «nell'ambito delle iniziative della sezione di Forza Nuova di via Lidia», a Roma, i tour punitivi nei confronti di cittadini del Bangladesh su cui hanno fatto luce i carabinieri del Ros con l'operazione denominata, appunto, «Banglatour». È quanto si legge nel decreto di perquisizione della procura di Roma, che coordina le indagini. In particolare, quattro dei 13 indagati sono accusati di aver promosso e diretto «un gruppo avente lo scopo di incitare alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali e religiosi», attraverso la diffusione, soprattutto online, con profili Facebook, «di idee fondate sulla superiorità della razza bianca e sull'odio razziale ed etnico». In questo contesto e con queste finalità sarebbero stati compiuti «atti di violenza» nei confronti di cittadini del Bangladesh.

Gli indagati, secondo la procura di Roma, sono tutti «accomunati da una vocazione ideologica di estrema destra nazionalsocialista» caratterizzata, nel caso specifico, «dal propugnare sia le tesi negazioniste dell'olocausto sia quella della superiorità della razza bianca». Tesi che venivano propagandate, appunto, soprattutto attraverso profili Facebook, come quello aperto con lo pseudonimo 'Barzum'.

È sulla rete, infatti, sostengono gli inquirenti, che soprattutto i minorenni «venivano avvicinati all'ideologia estremista, xenofoba e razzista, e reclutati quali picchiatori del 'Bangla tour'» I quattro presunti capi del gruppo, sempre secondo l'accusa, avrebbero istigato i frequentatori della sede di Forza Nuova di via Lidia a commettere vari atti razzisti: cori inneggianti alla superiorità della razza bianca, striscioni negazionisti e, appunto, le aggressioni nei confronti dei cittadini del Bangladesh «collocate all'interno di un più ampio fenomeno di raid squadristi ad opera di centinaia di giovanissimi militanti dell'ultradestra capitolina».

Nel decreto di perquisizione si cita anche un articolo del quotidiano la Repubblica, del novembre 2013, in cui si parla proprio dei raid che partivano dalle sedi di Forza Nuova e si riferiscono i racconti dei protagonisti, molti minori, secondo cui l'immigrato del Bangladesh è un obiettivo perfetto «perchè non reagisce e non denuncia».
Le aggressioni vengono descritte come «un pestaggio 'terapeuticò e 'ideologicò. Un massacro che 'ti scarica i nervi e la tensionè e che racchiude un credo, quello di combattere l'immigrazione». «Almeno una cinquantina» le aggressioni consumate tra novembre 2012 e novembre 2013.
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