Giubileo, l'abbraccio dei due Papi: fratelli ispirati dalla Misericordia

Giubileo, l'abbraccio dei due Papi: fratelli ispirati dalla Misericordia
di Franca Giansoldati
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Martedì 8 Dicembre 2015, 14:58 - Ultimo aggiornamento: 16:09
Città del Vaticano Forse l’immagine più commovente della giornata, quella che rimarrà inalterata nel tempo perché capace di offrire la cifra di questo Giubileo straordinario dedicato alla misericordia, è l’umile sosta del Papa emerito Ratzinger nell’atrio della basilica. Chino, leggermente in disparte, sembrava non volesse farsi notare troppo, con gli occhi chiusi in attesa che il suo successore Bergoglio aprisse la Porta Santa. Poco prima, terminata la messa in piazza san Pietro, davanti a settantamila persone, c’era stato l’incontro e l’abbraccio fraterno. A rompere il silenzio c’erano solo le raffiche di click dei fotografi, appostati in fondo per fermare quel secondo di grazia. “Siamo fratelli” aveva detto Bergoglio la prima volta che aveva incontrato Ratzinger dopo essere stato eletto. Da allora il cammino compiuto ha rispecchiato davvero un sentimento genuino, rafforzatosi man mano che passava il tempo. “E’ come avere in casa un nonno saggio al quale andare a chiedere consiglio”. E così è stato. Nessuna dicotomia, nessuna divisione dottrinale, semmai la medesima preoccupazione a ripulire il Vaticano, e rendere la Chiesa meno sporca. Nel 2005 era stato proprio il cardinale Ratzinger, durante la via Crucis che precedette la morte di Wojtyla e il conclave che lo avrebbe fatto diventare Benedetto XVI, a denunciare urbi et orbi il sudiciume esistente. Corruzione, pedofilia, simonia. Da allora il sentiero tracciato è stato poi ripreso da Papa Francesco nel 2013, come ha spiegato lui stesso ai giornalisti in aereo, tornando a Roma, dopo il viaggio in Africa. Il tema della misericordia è l’altra bussola irrinunciabile che ha guidato entrambi, il Papa emerito e quello attuale. L’apertura della Porta Santa non poteva che coinvolgere entrambi. I simboli che ad un tratto sono diventati reali. Dopo l’Angelus, in piazza san Pietro, Francesco ha improvvisato davanti alla folla il suo affetto sincero per il predecessore: “«Oggi ha varcato la Porta della Misericordia anche Papa Benedetto. Salutiamolo tutti”. E dalla piazza si è levato un boato.
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