Adotta un sorriso, un gesto di solidarietà per i medici volontari in Iraq

Adotta un sorriso, un gesto di solidarietà per i medici volontari in Iraq
di Cristina Montagnaro
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Giovedì 26 Novembre 2015, 21:31 - Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 17:24
Ridare il sorriso ai bambini. E’ questo l’obiettivo dell’ong Emergenza Sorrisi, che opera da anni in contesti di guerra come l’Iraq, il Kurdistan il Bangladesh e il Benin.

Sono da poco tornati dall’Iraq, dove hanno operato minori affetti da malformazioni facciali come la labiopalatoschisi e ferite di guerra e ustioni e malattie invalidanti. Più di 1000 sono i bambini operati In Iraq dal 2008.
Per tutte le feste natalizie prende il via la possibilità di fare un gesto di solidarietà, attraverso l’acquisto di biglietti natalizi si contribuisce a donare un sorriso, perché il ricavato sarà devoluto all’ong.

L’associazione è presieduta da Fabio Massimo Abenavoli, e opera da anni in contesti di guerra; 3200 bambini operati perché affetti da malformazioni del volto, ustioni, traumi di guerra e altre patologie invalidanti, 369 medici e infermieri volontari impegnati in numerose missioni chirurgiche in più di 20 paesi nel mondo.
Un’equipe formata da anestesisti, infermieri, medici e volontari è appena tornata da una missione chirurgica in Iraq, a Nassiriya: molti i bambini operati, affetti da gravi malformazioni al volto che hanno ripreso a sorridere e hanno riacquisto speranza nel futuro.

«L’Iraq è un paese meraviglioso dove operiamo ormai da 8 anni – ha detto Fabio Massimo Abenavoli, presidente di Emergenza Sorrisi- e migliaia di bambini hanno potuto ricevere cure mediche specialistiche. Questa è stata una missione particolare perché oltre ad operare i bambini affetti da ustioni gravi e malformazioni del volto, abbiamo reso omaggio ai nostri ragazzi caduti nel vile attentato del 12 Novembre 2013 durante una missione di pace. La missione è stata dedicata a loro e alle loro famiglie. Inoltre in occasione del Natale siamo davvero più felici pensando alle tante famiglie che finalmente vedono i loro figli sorridere».
La labiopalatoschisi è una patologia comunemente chiamata labbro leporino una deformità del palato che provoca l’impossibilità di alimentarsi; senza l’intervento medico morirebbero nei primi anni di vita.

“È collegata in parte a carenze anche nutrizionali della madre – carenze di acido folico – in parte a infezioni durante le prime settimane di gravidanza, una gravidanza che non è seguita come nei nostri contesti sociali: chiaramente è tutto collegato con la povertà” spiega Abenavoli.

Prossima missione umanitaria in Georgia dal 5 al 9 dicembre. Per chi volesse “Adottare un sorriso” e magari anche aiutarli può visitare il sito www.emergenzasorrisi.it.