Inps, metà dei pensionati con assegno sotto i mille euro. In 4 anni 300mila dipendenti pubblici meno

Inps, metà dei pensionati con assegno sotto i mille euro. In 4 anni 300mila dipendenti pubblici meno
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Martedì 20 Ottobre 2015, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 10:04
Quasi un pensionato su due percepisce una pensione inferiore ai mille euro al mese. Lo si apprende dal Bilancio sociale dell'Inps relativo al 2014 nel quale l'Istituto di Previdenza evidenzia come il 42,5% dei pensionati, pari a circa 6,5 milioni di individui, percepisca un assegno mensile inferiore ai mille euro. Tra questi, il 12,1% percepisce una pensione inferiore ai 500 euro.



Dal Rapporto emerge inoltre che i dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato sono scesi sotto la soglia dei tre milioni, precisamente a 2.953.021, in flessione del 2,8% (circa 90.000 unità) sul 2013. Rispetto al 2011 quando erano 3,23 milioni i dipendenti pubblici, grazie al blocco del turn over, sono diminuiti di quasi 300.000 unità.



”Le politiche di blocco del turnover nel pubblico impiego hanno avuto riflessi sulla platea di iscritti, peggiorando sia il rapporto tra iscritti e pensionati della gestione pubblica, sia il rapporto tra entrate per contributi versati ed uscite per prestazioni pensionistiche” spiega l'INPS. Nello stesso tempo, però, si è registrato un aumento del 6,1% (+186.093) dei dipendenti pubblici ”imputabile esclusivamente all'operazione, effettuata per la prima volta nel 2014 di inserimento tra gli iscritti dei lavoratori a tempo determinato”. Questa operazione ha portato così i lavoratori della Pubblica Amministrazione a toccare quota 3.225.629. Quanto alla spesa per ammortizzatori sociali, l'anno scorso è stata di 22,6 miliardi di euro, con una contrazione rispetto al 2013 di 998 milioni di euro, pari al 4,2%. Il bilancio dell'INPS, infine, evidenzia a livello di gestione economico-patrimoniale un risultato di esercizio negativo per 12,4 miliardi, in lieve miglioramento (+361 milioni) rispetto al disavanzo dell'esercizio 2013.



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