Mondadori compra Rcs Libri, Marina Berlusconi: orgogliosi, con noi resta italiana

Marina Berlusconi
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Lunedì 5 Ottobre 2015, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 09:14
​«È un'operazione di cui siamo particolarmente orgogliosi. Un rilevante investimento, da parte di una grande azienda italiana, in un settore nobile e speciale come quello del libro». Lo ha dichiarato Marina Berlusconi, presidente della Arnoldo Mondadori editore, in riferimento all'acquisizione di Rcs Libri.



«La Mondadori, di cui la mia famiglia è l'editore da ormai 25 anni, torna a crescere e compie un passo cruciale verso una sempre maggiore solidità. Ma quello annunciato ieri sera è anche un investimento sul futuro del nostro Paese e sulla qualità di questo futuro. Le dinamiche del settore spingono in tutto il mondo gli editori ad unire le forze. Un processo che in Italia, dove gli operatori hanno dimensioni molto più piccole rispetto a quelli degli altri principali Paesi, risulta ancora più necessario. L'acquisizione della Rcs Libri va in questa direzione: una realtà estremamente significativa del nostro panorama librario - dice - resterà in questo modo italiana».



«Un'editoria nazionale più solida e competitiva potrà disporre di maggiori risorse da investire nella qualità, potrà reggere davvero il confronto con i grandi editori stranieri e con protagonisti estremamente aggressivi del calibro di Amazon». «Siamo determinati - aggiunge - a mettere tutto l'impegno necessario per tutelare e valorizzare quel sistema di eccellenze editoriali e culturali di cui la Mondadori si trova al centro».



Grazie all'acquisizione di Rcs Libri «ora siamo pronti per una nuova fase di sviluppo nel 'mestiere' più antico di Mondadori, il più solido e nel quale vantiamo una tradizione di eccellenza e innovazione», afferma in una nota l'amministratore delegato del gruppo editoriale di Segrate, Ernesto Mauri, spiegando che per il gruppo si aprono «nuove prospettive di crescita».



«Questa operazione è frutto di una scelta convinta, importante e strategica, cui siamo giunti dopo aver condotto dal 2013 un profondo piano di risanamento e successivo rilancio del Gruppo» spiega Mauri. «Un cambio di passo - aggiunge - che ci ha portato a focalizzarci sui nostri core business - i libri, trade ed education, affiancati dalla rete di librerie, e i magazine in Italia e Francia - e a raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci eravamo prefissati: il ritorno all'utile, una redditività positiva in tutte le attività e una forte riduzione dell'indebitamento».



Grazie all'acquisizione «si aprono dunque nuove prospettive di crescita per il nostro Gruppo, in un clima di fiducia: il risultato raggiunto - conclude l'a.d - deve essere il punto di partenza, una tappa fondamentale nella storia più che centenaria di Mondadori che ci sprona ad andare avanti con rinnovato entusiasmo».
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